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Oro in netto rialzo favorito dal calo del dollaro USA; su anche platino e palladio

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 10, 2016, 08:08 GMT+00:00

I mercati di metalli preziosi industriali mercoledì si muovono in netto rialzo in risposta al calo del dollaro USA. Su Comex, i future sull'oro con

Oro in netto rialzo favorito dal calo del dollaro USA; su anche platino e palladio

I mercati di metalli preziosi industriali mercoledì si muovono in netto rialzo in risposta al calo del dollaro USA. Su Comex, i future sull’oro con scadenza a dicembre vengono contrattati a 1357,50 $, in rialzo di 10,80 $ (+0,80%). I future sull’argento con scadenza a settembre aprono in gap rialzista, e salgono rapidamente a 20,16 $, su di 0,31 $ (+1,54%).
I future sul platino con scadenza a ottobre guadagnano 21,60 $ (+1,86%) e salgono a 1181,50 $, mentre i future sul palladio con scadenza a settembre incassano un mastodontico 4,80%, cioè 33,35 $, raggiungendo quota 727,70 $.

Speculatori e investitori intanto reagiscono al deludente rapporto sulla produttività dei settori non agricolo USA per il trimestre conclusosi il 30 giugno. La produttività scende dello 0,5%, ampiamente al di sotto del +0,5% previsto. Solitamente questi dati non attirano l’attenzione dei mercati; si tratta però del terzo dato trimestrale consecutivo in negativo, la più lunga serie in rosso dal 1979.

I dati deboli sulla produttività lasciano presagire un ulteriore calo dei profitti delle aziende e una lenta crescita dei salari. Il tasso di crescita dei salari è uno degli indicatori chiave a cui la Fed intende fare riferimento nella sua decisione sui tassi di interesse. Se i dati indicassero una probabile prosecuzione di una crescita debole, questo potrebbero spingere la Fed a bypassare l’eventuale innalzamento dei tassi nel corso del 2016. Gli investitori hanno reagito ai dati deludenti sulla produttività riducendo le probabilità di un innalzamento dei tassi prima della fine dell’anno. Scendono anche rendimenti dei titoli del tesoro, rendendo in tal modo il dollaro un investimento meno appetibile e spingendo in alto la domanda di oro e altri metalli.

I metalli preziosi e industriali, essendo nominato in dollari, tendono ad attirare l’interesse degli speculatori quando il dollaro USA perde valore, poiché aumenta l’interesse da parte degli acquirenti non statunitensi.
Oltre al calo del dollaro, a sostenere i mercati di platino e palladio contribuiscono un forte trend rialzista tecnico e i fondamentali positivi. Gli scioperi nel settore minerario e i problemi con i sindacati in Sudafrica contribuiscono a sostenere i due metalli industriali del settore auto. In Asia, i mercati azionari reagiscono in maniera contrastata ora che gli investitori tentano di interpretare l’impatto del calo dei prezzi del petrolio sul trend complessivo del mercato. Oltre a ciò, in vista dei dati importanti dalla Cina tesi in settimana né compratori né venditori sembrano intenzionate impegnarsi in una direzione in maniera consistente.

Dopo un rimbalzo dopo la fase di stanchezza, il Nikkei 225 in Giappone guadagna lo 0,15%. Il Topix Index, comunque, posta una lieve perdita.
Gli indici cinesi rimangono pressoché invariati o in lieve ribasso in vista dei dati importanti sulla produzione industriale, sugli investimenti in beni fissi e sulle vendite al dettaglio attesi venerdì. Lo Shanghai Composite chiude lo 0,12% di ribasso mentre lo Shenzhen Composite rimane invariato.
In calo anche i mercati azionari in Australia, con l’ASX 200 giù di 0,25%, gravato da una pressione di vendita su ampia scala.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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