Giovedì, in seguito alla decisione della Banca Nazionale Svizzera di rimuovere i vincoli al tasso di cambio, l’oro stupisce i trader guadagnando $ 28 per
Giovedì, in seguito alla decisione della Banca Nazionale Svizzera di rimuovere i vincoli al tasso di cambio, l’oro stupisce i trader guadagnando $ 28 per attestarsi a 1264,40. I mercati hanno reagito immediatamente con un’impennata del 15% sulla coppia EUR/CHF, con il franco che perde però oltre il 14% contro il dollaro USA. In seguito a una serie di dichiarazioni da parte di esponenti della Fed che hanno spinto l’economia USA, il dollaro USA ha guadagnato 24 punti attestandosi a 92,56. Con i mercati valutari scossi dalla decisione della Svizzera di svincolare la propria valuta nazionale, l’oro ha registrato un rally favorito dall’aumento della domanda di metallo come bene rifugio. Nella giornata di giovedì il metallo ha guadagnato oltre il 2% andando a registrare il massimo degli ultimi quattro mesi, in seguito alla decisione della Svizzera mandare in subbuglio i mercati le borse globali e i rendimenti dei titoli obbligazionari.
Giovedì il World Gold Council (WGC) e lo Shanghai Gold Exchange (SGE) hanno ratificato un protocollo d’intesa per lo sviluppo a Shanghai di una zona di libero scambio per il mercato dell’oro, in modo da incoraggiare la partecipazione di paesi stranieri su un mercato sotto stretto controllo della Cina. Le due parti hanno dichiarato che sosterranno lo sviluppo di un mercato di scambio dell’oro sia interno che internazionale nella nazione asiatica facendo leva sulla opportunità offerta dall’internazionalizzazione del mercato dell’oro cinese, attraverso l’area di libero scambio di Shanghai, con l’obiettivo di sostenere un’espansione del mercato.
La domanda di oro dalla Cina, in vista delle festività per il capodanno lunare, sta in realtà recuperando terreno, ma il picco stagionale rimane molto al di sotto di quello dei presidenti anni, che nel 2013 l’ha portata ad essere il più grande consumatore di metallo prezioso al mondo. Per quanto riguarda gli altri metalli, il rame continua a essere negoziato vicino i minimi record, tentando però un recupero con un rialzo di 55 punti per toccare quota 2,56 dopo aver toccato il minimo a 2,46 a inizio settimana. I prezzi del rame sono saliti nel momento in cui gli investitori hanno individuato un’opportunità di guadagno nel minimo degli ultimi cinque anni e mezzo raggiunto nel corso della sessione precedente. Il prezzo del rame mercoledì è sprofondato al minimo degli ultimi cinque anni mentre il metallo si è unito a il ferro e al petrolio nel crollo dei prezzi delle materie prime, provocato dal recente rallentamento della crescita globale.
La Banca Mondiale ha di nuovo rivisto al ribasso le previsioni per la produzione globale 2015, colpendo il settore delle materie prime già sofferente, e dichiarando che nel 2015 l’economia globale dovrebbe crescere del 3%, con la sola economia statunitense come motore della crescita.