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Oro E Argento Ai Minimi Pluriennali

Da
Barry Norman
Pubblicato: Nov 3, 2014, 19:55 GMT+00:00

Gli investitori e i Money Managers hanno voltato le spalle ai metalli preziosi; l'oro si muove nuovamente al ribasso nella sessione asiatica perdendo

Oro E Argento Ai Minimi Pluriennali

Gli investitori e i Money Managers hanno voltato le spalle ai metalli preziosi; l’oro si muove nuovamente al ribasso nella sessione asiatica perdendo 5,20$ per attestarsi su quota 1.666,40$, i minimi 2014.L’argento prende spunto dall’oro registrando un calo di 250 punti ed è scambiato a 15.848$. Il platino posta un calo di 11$ per attestarsi su quota 1.226,00$. Come preannunciato la scorsa settimana, il prezioso sembra essere intenzionato a raggiungere i 1000$ poiché i trader preferiscono investire in beni con un rendimento più elevato, inoltre, l’inflazione risulta ancora piuttosto debole. A tale proposito ci sembra opportuno segnalare come la scorsa settimana il metallo giallo abbia postato i minimi degli ultimi quattro anni, pertanto, in uno scenario a breve termine, non ci aspettiamo un’inversione di rotta del mercato. Sempre la scorsa settimana, il prezioso ha registrato un calo del 3% testando la maniglia degli 1,163$ sul retro delle dichiarazioni rilasciate dalla Banca del Giappone, dichiarazioni che vedono l’istituto di credito espandere ulteriormente il suo programma di alleggerimento quantitativo, scenario che potrebbe mettere in discussione la ripresa economica della seconda più grande economia dell’Asia.

Detto questo, nonostante il forte ribasso dei prezzi, la domanda di oro fisico nei principali mercati mondiali sembra essere piuttosto costante, scenario che suscita numerose perplessità tra i trader del lingotto. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come la domanda del prezioso sembri essere supportata dagli acquirenti privati, ovvero tutti coloro che continuano a comprare gioielli soprattutto in paesi come Asia e India, mercati emergenti che, approfittando dei prezzi convenienti, continuano a comprare il metallo. Nel mese di settembre le importazioni di metallo giallo in Cina hanno registrato una forte ascesa e le sue esportazioni di gioielli fabbricati in oro hanno raggiunto un totale di 10,7 miliardi di dollari. La maggior parte del suddetto oro ha raggiunto Hong Kong.

Stando a quanto riportato dai dati governativi, nel periodo terminato il 23 ottobre, la posizione netta lunga nei mercati dei future e in quelli delle opzioni posta il primo calo settimanale. Le posizioni sull’SPDR Gold Trust rimangono invariate dopo aver postato i minimi dal 2008 il 30 ottobre. L’oro sembra essere proiettato verso il primo ribasso annuale consecutivo dal 2000, infatti, dopo aver postato un calo del 28% nel 2013, il metallo giallo continua a seguire un andamento piuttosto ribassista registrando una perdita del 2,8%. Ricordiamo come lo scorso anno, l’andamento del metallo giallo sia stato fortemente influenzato dalle forti preoccupazioni che vedevano la Federal Reserve apportare numerosi tagli al suo programma di ridimensionamento monetario. In un simile scenario, gli investitori hanno preventivamente ridotto le loro prospettive al rialzo proiettando il metallo giallo verso i minimi del 2010.

Secondo i dati rilasciati da Bloomberg, nel mese di ottobre, gli investimenti in ETP sono diminuiti di 1,3 miliardi di dollari registrando il più grande calo mensile di quest’anno.

I metalli industriali si muovono al ribasso sul retro di un dollaro statunitense in continua ascesa, infatti, la valuta posta i massimi mensili a 87.39. Questa mattina il rame rimane praticamente invariato mostrando una certa propensione al ribasso. Il metallo rosso è scambiato a 3,049$ mentre il palladio posta un calo di 20 punti per attestarsi su quota 792,70$. Detto questo, segnaliamo come il 31 ottobre i prezzi del rame si siano mossi al ribasso per il secondo giorno consecutivo sul retro di una revoca dello sciopero previsto dalla Freeport-McMoRan Inc. in Indonesia. Ricordiamo come nei prime tre giorni della settimana le forti preoccupazioni per una possibile interruzione degli approvvigionamenti abbiano spinto il metallo rosso al rialzo. In un simile scenario ci sembra opportuno segnalare come il nichel si sia mosso al ribasso per la prima volta in cinque giorni sul retro dei deboli numeri della produzione cinese, dati che hanno smorzato le prospettive di un possibile incremento della domanda da parte del più grande consumatore mondiale di metalli. sulla borsa di  Londra il metallo posta un calo dello 0,9% mentre l’alluminio registra una perdita dello 0,6%.

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