Martedì mattina il mercato aurifero continua a guadagnare terreno dopo aver registrato un rincaro significativo nella sessione di lunedì. Il dollaro
Reuters ha riferito che la riunione della Fed inizierà nel tardo pomeriggio della sessione odierna. La banca centrale degli Stati Uniti non sembra essere intenzionata ad innalzare i tassi di interesse nel corso della riunione, tuttavia i mercati attendono nuove informazioni sull’economia globale e sulle prospettive della politica monetaria. Gli economisti si aspettano che la Federal Reserve innalzerà i tassi nel mese di giugno per poi attuare un secondo innalzamento a fine anno. Tuttavia, i future dei tassi di interesse meno convinzione a riguardo, sottolineando il forte divario esistente tra i mercati e i responsabili politici sulla traiettoria dei tassi.
L’oro è molto sensibile ai tassi crescenti, poiché aumentano il costo delle attività senza rendimento, come il lingotto, spingendo il dollaro statunitense in rialzo.
Lunedì le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, perdono lo 0,3% raggiungendo le 802,65 tonnellate, tuttavia, non si allontanano troppo dai massimi degli ultimi due anni postati all’inizio del 2016. I dati rilasciati venerdì hanno mostrato come i fondi speculativi e i gestori di fondi abbiano incrementato le loro posizioni rialziste nei contratti d’argento sul Comex raggiungendo livelli record nella settimana del 19 aprile, inoltre, gli stessi, hanno anche aumentato le loro posizioni nette long nei future dell’oro postando i massimi degli ultimi tre anni e mezzo.
Un altro rapporto Reuters ha mostrato come quest’anno il mercato aurifero abbia guadagnato circa il 16% sulla scia delle speculazioni che ritenevano la Federal Reserve impossibilitata ad innalzare i tassi di interesse a causa delle forti preoccupazioni per l’economia cinese e della volatilità riscontrata nei mercati globali
Gli economisti si aspettano che la Federal Reserve innalzerà i tassi nel mese di giugno per poi attuare un secondo innalzamento a fine anno. Tuttavia, i future dei tassi di interesse meno convinzione a riguardo, sottolineando il forte divario esistente tra i mercati e i responsabili politici sulla traiettoria dei tassi. Gli analisti non escludono la possibilità di assistere ad un ribasso del mercato aurifero dopo il calo di venerdì.
James Steel, analista dell’HSBC ha dichiarato “L’oro è in una fase correttiva dopo i recenti guadagni. Ad ogni rally che lo ha proiettato verso i 1,270$- 1,282$, é seguito un calo sul profit-taking, specialmente quando il dollaro statunitense ha guadagnato terreno”
Venerdì il dollaro statunitense posta i massimi delle ultime tre settimane contro lo yen giapponese poiché la banca del Giappone ha dichiarato di voler prendere in considerazione la possibilità di espandere la propria politica dei tassi negati ai prestiti bancari. Tuttavia, la valuta statunitense si muove nuovamente in ribasso nella sessione di lunedì. L’indice del dollaro perde lo 0,2%. Gli speculatori continuano a scommettere sull’aumento dei prezzi di oro e argento.
Oltre ai metalli preziosi anche quelli di base e i metalli industriali si muovono in rialzo. L’alluminio, lo zinco e il rame sembrano essere proiettati verso i recenti massimi. A tale proposito ci sembra opportuno ricordare come la scorsa settimana l’alluminio abbia postato i massimi degli ultimi sette mesi mentre il rame ha raggiunto i livelli più alti delle ultime quattro settimane sulla scia della ripresa economica della Cina, il più grande consumatore mondiale di metalli. Questa mattina il rame é scambiato a 2,256$. Tuttavia, gli analisti sottolineano che i fondamentali della domanda-offerta non giustificano una tale entità dei guadagni.