Questa mattina il mercato aurifero si muove al rialzo guadagnando 3,20$ ed è scambiato a 1270,50$. Ricordiamo come i trader abbiano approfittato del
Detto questo, i dati rilasciati venerdì hanno mostrato come, nel mese di agosto, l’economia statunitense abbia creato un numero di posti di lavoro al di sotto del previsto, alleviando così i timori riguardanti un repentino incremento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Nel mese di agosto, il mercato del lavoro negli Stati Uniti è cresciuto ad un ritmo nettamente al di sotto della media, registrando i minimi annuali. Una brusca caduta per un mercato che negli ultimi sei mesi, ha riportato un guadagno constate nonostante una ripresa economica irregolare. .
Stando a quando mostrato venerdì dal Dipartimento del Lavoro, lo scorso mese, l’occupazione non agricola é avanzata ad un tasso destagionalizzato di 142.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione, ottenuto attraverso un’indagine separata che ha coinvolto direttamente le famiglie, ha mostrato un lieve ribasso, infatti, il tasso destagionalizzato è passato dal 6,2% di luglio al 6,1% di agosto. Gli economisti intervistati da The Wall Street Journal avevano stimato un incremento di 225.000 posti di lavoro e un lieve calo del tasso di disoccupazione che dovrebbe raggiungere quota 6,1%.
Detto questo, ci sembra opportuno ricordare come, nelle ultime settimane, i prezzi del metallo giallo abbiano subito una forte pressione ribassista dettata da un costante miglioramento dell’economia statunitense, miglioramento che ha incrementato i timori riguardanti un repentino aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Gli investitori si aspettano un ulteriore ridimensionamento della politica monetaria della banca centrale.
Venerdì i metalli di base si muovono al ribasso perdendo fino all’1,1% e, nel caso specifico del piombo, anche qualcosa in più. Il nichel e il rame vanno controtendenza registrando rispettivamente una crescita dello 0,9% e dello 0,6%. Nel fine settimana abbiamo assistito a dati piuttosto misti poiché il nichel ha riportato un incremento del 4,1% e il piombo una perdita del 2,2%. Il ferro registra un calo di 70 centesimi, ovvero dello 0,8%, per attestarsi su quota 83.60$. Ricordiamo come nel corso della settimana il ferro abbia registrato una perdita di 4,30$ a tonnellata.
Questa mattina il rame rimane invariato a 3.171 poiché i trader stanno ancora valutando i numeri commerciali cinesi rilasciati nelle prime ore della giornata. Con il rallentamento della crescita economica cinese, il più grande consumatore mondiale di rame, gli investitori sono alla ricerca di una forte domanda statunitense. Ricordiamo come il metallo rosso venga utilizzato per la fabbricazione di ogni cosa, dallo smartphone ai frigoriferi, caratteristica che lo rende particolarmente sensibile ai dati economici. Stando a quanto emerso questa mattina dalla bilancia commerciale, nel mese di agosto le esportazioni della seconda economia mondiale sono aumentate del 9,4% rispetto allo scorso anno, tuttavia, le importazioni hanno riportato un calo del 2,4% mostrando una riduzione della domanda interna. Alcuni economisti sostengono che la Cina abbia bisogno di un ulteriore stimolo monetario. A tale proposito ricordiamo come il mini stimolo promosso dal governo nei mesi precedenti abbia condotto ad un incremento del 7,5% nel secondo trimestre. Venerdì il rame posta i massimi settimanali. Gli investitori sostengono che l’apparente rallentamento della crescita statunitense possa essere compensato da un incremento della domanda europea.