La sterlina britannica è in rialzo contro il dollaro Usa per il terzo giorno consecutivo. L’attuale momentum rialzista induce a pensare che la coppia
Dopo aver raggiunto il minimo a 1,6051, la sterlina britannica ha fatto registrare un’inversione per poi sperimentare un rally della durata di tre giorni. Il rialzo è stato provocato dalle dichiarazioni del Governatore della Banca di Inghilterra Mark Carney, secondo le quali la forza dell’economia britannica giustificherebbe un incremento dei tassi di interesse nel 2015.
La prossima settimana il mercato potrebbe sperimentare un ritorno della volatilità, quando i trader si posizioneranno in vista del referendum del 18 settembre. Oggi, dopo un avvio positivo a causa della pubblicazione di dati migliori del previsto sulle vendite al dettaglio negli Usa, la coppia GBP/USD ha registrato un’inversione ribassista. Le azioni di copertura e il timore di rimanere intrappolati in uno short squeeze hanno continuato a sostenere la coppia EUR/USD anche venerdì. La settimana era cominciata al ribasso ma, comunque, i compratori erano entrati nel mercato a 1,2859, quando cominciavano a mancare le offerte sul mercato. Una leggera azione di copertura short ha contribuito a innescare un’inversione al rialzo e un piccolo rally fino al 1,2962. L’attuale trend laterale potrebbe indicare una volatilità in aumento. I trader dovrebbero prepararsi per osservare dalla prossima settimana un ampliamento del range di prezzo in vista degli annunci della Fed del 17 settembre, che potrebbe determinare le sorti dell’euro se la banca centrale decidesse di anticipare l’aumento del tasso di interesse nel 2015.
Oggi la produzione industriale nell’eurozona fatto ha segnare un incremento maggiore del previsto, un +1,0% contro stime che davano un + 0,6%. Le variazioni dell’occupazione su base trimestrale hanno registrato uno 0,2% contro uno 0,1% previsto. L’euro si è indebolita leggermente contro il dollaro Usa in seguito alla pubblicazione di dati migliori delle attese sulle vendite al dettaglio negli USA.
L’aumento dei tassi di interesse e l’idea diffusa che la Fed darà maggiori dettagli sul programma di aumento dei tassi di interesse nel 2015 hanno contribuito a sostenere il dollaro Usa, mettendo sotto pressione venerdì i futures per il mese di dicembre sull’oro al Comex. Ieri, il mercato ha chiuso al di sotto del minimo del 3 giugno (1241,70$), mettendo il mercato in condizioni di effettuare un‘ulteriore rottura.
I trader tecnici prevedono un movimento nel breve termine fino a 1228 $ e, a meno che non si verifichi un’ondata di azioni di copertura, il trend ribassista supporta questa valutazione. A causa delle pesanti liquidazioni di fondi di investimento e dei fondi di materie prime, la sola cosa che può salvare questo mercato da ulteriori erosioni saranno degli avvenimenti imprevisti a livello geopolitico.
Dopo aver fatto segnare giovedì un’inversione rialzista del prezzo di chiusura, nella giornata di venerdì i futures sul petrolio greggio per il mese di novembre sono andati leggermente meglio. Il movimento rialzista non è stato comunque sufficiente a confermare il pattern grafico potenzialmente rialzista.
A sostenere il mercato ci sono le rinnovate preoccupazioni riguardo una possibile interruzione dei rifornimenti da parte della Russia in seguito alle nuove serie di sanzioni da parte dell’Unione Europea. Dopo il discorso del presidente Obama di mercoledì, che ha invocato una coalizione contro il gruppo militante ISIS, i venditori short hanno cominciato a esprimere un certo timore riguardo una possibile escalation militare in Iraq e in Siria.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.