Wall Street ha chiuso un’altra sessione in rialzo dopo aver toccata un nuovo massimo di metà giornata mentre cresce l’ottimismo per il raggiungimento di
La fonte ha affermato che “mercoledì la Grecia avanzerà una richiesta ufficiale per estendere il piano di aiuti internazionali”. In precedenza, parlando da Bruxelles, un’altra fonte ben addentro alla vicenda aveva già confermato che il governo ellenico era in procinto di compiere questo passo. Le autorità di Atene hanno spiegato che la richiesta riguarderà “l’estensione del programma di prestiti e non del piano di salvataggio”, volendo così sottolineare lo scarto linguistico voluto dal nuovo governo Tsipras. I creditori internazionali della Grecia hanno aperto alla possibilità di modificare alcune delle condizioni del programma di salvataggio, benché il primo passo spetti ad Atene a alla sua richiesta ufficiale di estensione. In questo modo sarebbe possibile superare lo stallo che lunedì scorso ha congelato i colloqui fra i ministri delle Finanze di Atene e dei partner europei.
Com’era ampiamente previsto, stamattina la Banca del Giappone ha lasciato invariati i tassi d’interesse senza rimetter mano alle sua linee di politica monetaria, pur dichiarandosi piuttosto fiduciosa circa le condizioni economiche attuali del paese; è probabile che ciò rappresenti un tentativo per risollevare le quotazioni dello yen. A questo proposito, Thieliant sostiene che “le previsioni di crescita dell’istituto centrale sono sin troppo ottimistiche. Inoltre, il rallentamento dell’inflazione potrebbe finire per incidere sulle aspettative future di rialzo dei prezzi: il rischio infatti è che se nel secondo trimestre la crescita dell’inflazione dovesse finire in territorio negativo, anche le aspettative inflattive future potrebbero subire un tracollo”. Ogni attenzione sarà allora per l’intervento odierno del governatore Kuroda, anche se gli osservatori di mercato sono convinti che il numero uno della banca centrale del Giappone finirà per confermare le sue ultime affermazioni e dire che gli obiettivi di inflazione dell’istituto rimangono intatti.
La reazione dei mercati alla notizia è stata piuttosto tiepida. L’indice di riferimento nipponico Nikkei 225 è rimasto quasi invariato, benché il rialzo del +0,96% lo abbia portato a toccare il massimo degli ultimi 8 anni, mentre lo yen si deprezzava di mezzo centesimo di dollaro Usa a 119,07. L’AUD e il Kiwi sono riusciti a limitare le rispettive perdite – grazie a una seduta particolarmente tranquilla per via dell’inizio delle lunghe festività lunari in Cina. L’AUD è scambiato a 0,7826 mentre il NZD a 0,7541.