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Luce Verde Dalla Banca Del Giappone Sull’Economia Nipponica

Da
Barry Norman
Pubblicato: Feb 18, 2015, 15:17 GMT+00:00

Wall Street ha chiuso un’altra sessione in rialzo dopo aver toccata un nuovo massimo di metà giornata mentre cresce l’ottimismo per il raggiungimento di

Luce Verde Dalla Banca Del Giappone Sull’Economia Nipponica

Wall Street ha chiuso un’altra sessione in rialzo dopo aver toccata un nuovo massimo di metà giornata mentre cresce l’ottimismo per il raggiungimento di un accordo sul piano di salvataggio della Grecia. Gli indici europei hanno recuperato dopo le perdite iniziali per chiudere in parità, beneficiando anch’essi delle notizie secondo cui il sistema bancario ellenico continuerà a beneficiare dei finanziamenti di emergenza europei nonostante qualche battuta d’arresto nei colloqui fra i ministri delle Finanze di Atene e dell’Eurozona. Il dollaro Usa ha frattanto continuato a oscillare in zona mista dal momento che permane una certa incertezza di fondo sul futuro della Grecia. L’ottimismo per il raggiungimento di un accordo ha comunque evitato che gli investitori preferissero altri asset al biglietto verde. L’indice DX è scambiato prossimo a quota 94, dopo che stamane ha guadagnato 4 punti sino a 94,18. L’euro si mantiene anch’esso all’interno di un range piuttosto circoscritto, pur essendosi apprezzato ieri dopo il diffondersi delle voci su di una possibile intesa sul debito di Atene; stamane, in apertura di sessione, viaggia a 1,14. In precedenza la divisa europea aveva perso 7 punti calando a 1,1404 per via dei segnali contrastanti provenienti dalla Repubblica ellenica. Il primo ministro Tsipras ha infatti fissato una consultazione parlamentare per venerdì prossimo al fine di cancellare le principali misure di austerity adottate dal precedente esecutivo. Un funzionario del governo greco ha confermato che oggi Tsipras chiederà ai propri partner europei un’estensione del programma di aiuti internazionali.

La fonte ha affermato che “mercoledì la Grecia avanzerà una richiesta ufficiale per estendere il piano di aiuti internazionali”. In precedenza, parlando da Bruxelles, un’altra fonte ben addentro alla vicenda aveva già confermato che il governo ellenico era in procinto di compiere questo passo. Le autorità di Atene hanno spiegato che la richiesta riguarderà “l’estensione del programma di prestiti e non del piano di salvataggio”, volendo così sottolineare lo scarto linguistico voluto dal nuovo governo Tsipras. I creditori internazionali della Grecia hanno aperto alla possibilità di modificare alcune delle condizioni del programma di salvataggio, benché il primo passo spetti ad Atene a alla sua richiesta ufficiale di estensione. In questo modo sarebbe possibile superare lo stallo che lunedì scorso ha congelato i colloqui fra i ministri delle Finanze di Atene e dei partner europei.

Com’era ampiamente previsto, stamattina la Banca del Giappone ha lasciato invariati i tassi d’interesse senza rimetter mano alle sua linee di politica monetaria, pur dichiarandosi piuttosto fiduciosa circa le condizioni economiche attuali del paese; è probabile che ciò rappresenti un tentativo per risollevare le quotazioni dello yen. A questo proposito, Thieliant sostiene che “le previsioni di crescita dell’istituto centrale sono sin troppo ottimistiche. Inoltre, il rallentamento dell’inflazione potrebbe finire per incidere sulle aspettative future di rialzo dei prezzi: il rischio infatti è che se nel secondo trimestre la crescita dell’inflazione dovesse finire in territorio negativo, anche le aspettative inflattive future potrebbero subire un tracollo”. Ogni attenzione sarà allora per l’intervento odierno del governatore Kuroda, anche se gli osservatori di mercato sono convinti che il numero uno della banca centrale del Giappone finirà per confermare le sue ultime affermazioni e dire che gli obiettivi di inflazione dell’istituto rimangono intatti.

La reazione dei mercati alla notizia è stata piuttosto tiepida. L’indice di riferimento nipponico Nikkei 225 è rimasto quasi invariato, benché il rialzo del +0,96% lo abbia portato a toccare il massimo degli ultimi 8 anni, mentre lo yen si deprezzava di mezzo centesimo di dollaro Usa a 119,07. L’AUD e il Kiwi sono riusciti a limitare le rispettive perdite – grazie a una seduta particolarmente tranquilla per via dell’inizio delle lunghe festività lunari in Cina. L’AUD è scambiato a 0,7826 mentre il NZD a 0,7541.

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