Venerdì i future sull'oro con scadenza a dicembre guadagnano oltre l'1% volando ai massimi dal 4 ottobre; l'FBI ha infatti annunciato la ripresa delle
Venerdì i future sull’oro con scadenza a dicembre guadagnano oltre l’1% volando ai massimi dal 4 ottobre; l’FBI ha infatti annunciato la ripresa delle indagini sull’utilizzo del sistema di e-mail private da parte del candidato democratico, Hillary Clinton.
A meno di due settimane dalle elezioni, la notizia ha scosso i mercati finanziari, mandato in scompiglio la campagna della Clinton e influenzato i sondaggi, che comunque confermano perlopiù un vantaggio della candidata.
Su Comex, i future sull’oro con scadenza a dicembre volano a 1235,40 $ per poi ritornare a 1278,70 $, in rialzo di 9,20 $ (+0,72%).
La notizia riguardo l’indagine dell’FBI ha colto di sorpresa i mercati, spingendo i trader short più deboli fuori dal mercato e attirando acquisti speculativi. Nonostante il rally intraday, i trader sono in certi riguardo le possibili conseguenze di questi eventi. Alcuni ritengono che la reazione dei trader a queste notizie potrebbe essere solo l’inizio di un rally sul mercato dell’oro, mentre altri ipotizzano sia oramai troppo tardi per influenzare l’opinione di buona parte dei cittadini con diritto di voto.
Notizie economiche dagli USA
Il rapporto preliminare sul Pil USA in uscita venerdì supera leggermente le aspettative. I dati governativi segnalano infatti una crescita del 2,9% nel corso del terzo trimestre, superando il 2,5 previsto e contribuendo a rafforzare l’ipotesi di un innalzamento dei tassi di interesse nel mese di dicembre. Si tratta del più alto tasso di crescita dal terzo trimestre del 2014. Il Dipartimento del Commercio ha anche rivisto al rialzo i dati del trimestre precedente, dall’1,2% all’1,4%.
Per quanto riguarda gli altri dati del giorno, l’indice dei prezzi del PIL sale dell’1,5%, superando le stime ferme all’1,3%, ma scendendo rispetto al precedente 2,3%. L’indice del costo dell’occupazione si attesta invece allo 0,6%, in linea con le aspettative. L’indice di fiducia dei consumatori dell’Università di Michigan viene rivisto all’87,2%, al di sotto dell’88,2 previsto e del precedente 87,9. Ad influenzare i consumatori probabilmente i timori legati alle imminenti elezioni e ai tempi del prossimo incremento dei tassi da parte della Fed.
Dollaro USA e Forex
Venerdì il dollaro USA cede terreno contro lo yen giapponese e l’euro reagendo ai dati preliminari sul Pil USA. Nonostante il miglioramento segnalato dal dato principale, ad impensierire gli investitori è stata la componente del rapporto che indica un rallentamento della spesa per il consumo nel corso del terzo trimestre.
La spesa in consumo, che negli Stati Uniti pesa per circa due terzi dell’attività economica, è aumentata il 2,1%, un valore nettamente inferiore rispetto al precedente 4,3%. Il dato verrà preso in considerazione dai funzionari della Fed poiché in effetti indica un rallentamento dell’economia.
Il dollaro cede terreno poiché la Fed potrebbe prestare maggiore attenzione alla domanda interna che non al dato principale sul Pil, con possibili ripercussioni sulle probabilità di un innalzamento dei tassi di interesse da parte della Fed nel mese di dicembre. Attualmente, secondo l’indicatore del Fed Fund, un innalzamento dei tassi prima della fine dell’anno viene visto con una probabilità del 73%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.