Sul Comex i futures dell’oro sono saliti in reazione alle notizie inerenti il fatto che il presidente USA Obama avrebbe autorizzato l’intervento dei
Sul Comex i futures dell’oro sono saliti in reazione alle notizie inerenti il fatto che il presidente USA Obama avrebbe autorizzato l’intervento dei caccia qualora fosse necessario proteggere gli interessi americani in Iraq. Il mercato è stato sostenuto dall’attività militare russa vicino al confine con l’Ucraina.
Tecnicamente l’oro è salito dopo l’inversione del trend principale sul grafico giornaliero andando ad essere scambiato oltre quota 1314.60 dollari. Il momento positivo è proseguito anche dopo che l’oro ha testato la zona di rintracciamento chiave tra 1314.30 e 1322.10 dollari.
Le notizie inerenti il possibile intervento aereo americano ha aiutato il rimbalzo di settembre sui prezzi del petrolio, in particolare dei futures in scadenza a settembre. La copertura breve prosegue, vicino all’apertura del mercato cash americano.
Il primo movimento è scatenato dagli acquisti aggressivi degli speculatori, ma ameno che non ci sia un rischio concreto per le forniture di petrolio, non sembra che ci siano le precondizioni per stimolare gli acquisti. La situazione domanda/offerta è ancora il problema principale, le ampie disponibilità e le raffinerie che potrebbero chiudere per manutenzione potrebbero far calare la domanda.
Il greggio dovrebbe negoziare piatto a meno che i trader non credano che la fornitura possa subire dei contraccolpi nel weekend.
Alcuni fattori tecnici hanno sostenuto la coppia EUR/USD ad inizio settimana. Dopo una prolungata fase di vendite in termini di prezzi e tempi, il mercato ha raggiunto il minimo a 1.3332 prima di continuare a salire. Le condizioni di ipervenduto hanno contribuito a questo quadro, ma il fatto che la BCE non abbia deciso di intensificare l’alleggerimento quantitativo, ha incoraggiato i trader a vendere e liquidare, ciò porterà ad un futuro rialzo.
La coppia EUR/USD ha è stata negoziata in un range finchè i dati sulle vendite all’ingrosso negli USA non hanno generato un rally da copertura breve. I trader hanno messo in conto un aumento dello 0.6%. L’attuale rapporto mostra un aumento dello 0.3%.
La coppia GBP/USD è andato sotto pressione venerdì dopo che il Regno Unito ha riportato un calo delle esportazioni a giugno. Le esportazioni sono calare per il terzo mese consecutivo mentre gli scambi di beni sono inaspettatamente saliti si 9 miliardi di sterline, a fronte dei 902 miliardi di maggio, dopo che le esportazioni sono scese più delle importazioni.
Le negoziazioni ribassiste hanno superato le importanti notizie sui prezzi degli immobili britannici, prezzi saliti ad un record lo scorso mese, il massimo in 7 anni.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.