Venerdì, in tarda serata, i prezzi dell’oro hanno ricevuto una spinta dalla riapertura delle indagini sulle mail della Clinton, a seguito del ritrovamento
Venerdì, in tarda serata, i prezzi dell’oro hanno ricevuto una spinta dalla riapertura delle indagini sulle mail della Clinton, a seguito del ritrovamento di parecchie nuove mail su un altro computer, e il direttore dell’FBI ha dichiarato che saranno necessarie ulteriori indagini. Tale notizia, sulla persona la cui elezione è quasi confermata, e anche il fatto che accade così a ridosso delle data delle elezioni, ha capovolto i mercati con il mercato azionario mondiale che si è mostrato nervoso e ha cominciato a scendere. Generalmente i mercati preferiscono la stabilità e in periodi di rischio i fondi di solito si spostano verso strumenti più sicuri quali il metallo aurifero, esattamente come abbiamo visto venerdì, con gli acquisti riprendere sul mercato dell’oro, capovolgendo la tendenza ribassista, e aiutando così i prezzi ad attraversare di nuovo il livello dei 1270$, con aspettative di una tendenza rialzista nel prosieguo del tempo.
Lo avevamo previsto negli ultimi due giorni, quando abbiamo detto che l’oro avrebbe effettuato un consolidamento e si sarebbe mosso con un’inclinazione rialzista e gli sono mancati pochi dollari per confermare le attese di un viaggio verso i 1303$, prima o poi. Continuiamo a prevedere che i prezzi del metallo prezioso probabilmente toccheranno la regione dei 1303$ nel breve termine. Per quanto riguarda la giornata odierna, non ci sono importanti notizie economiche in previsione, a livello mondiale, ma i mercati continueranno a rimanere sul filo di ulteriori sviluppi in attesa delle indagini sulle mail e questo aiuterà i prezzi dell’oro a restare in rialzo.
I rischi determinati dal problema delle mail hanno aiutato anche l’argento a lanciarsi decisamente verso i livelli più alti del suo range e ora si trova nell’area dei 17,88$, mentre scriviamo, mostrando alla fine un’inclinazione rialzista e sembra deciso a rompere sopra il range, cosa che non era riuscito a fare nelle ultime settimane. Se e quando riuscirà a superare il range, ci aspettiamo che anche questo metallo possa unirsi all’oro nella sua marcia verso il primo obiettivo che, per l’argento, si trova nella regione dei 18,55$.
Il petrolio continua a consolidarsi e rimane stabile ma sembra aver assunto un’inclinazione ribassista recentemente, a seguito degli ulteriori dissensi all’interno della schiera dei produttori petroliferi dell’OPEC. L’Iran e l’Iraq sembrano riluttanti a consentire una qualsiasi riduzione delle estrazioni e questo ha smorzato un po’ i prezzi recentemente, dopo il rally verificatosi sul convincimento che l’accordo su tali riduzioni era fatto e finito. Questo genere di notizie potrebbe rendere il prossimo incontro dell’OPEC a novembre molto importante e cruciale visto che i produttori petroliferi si siedono intorno a un tavolo per discutere sui dettagli della riduzione delle estrazioni. I rialzisti sperano di ottenere maggiore chiarezza e accordo su questi tagli in modo da poter avviare la prossima fase di corsa in rialzo dei prezzi.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.