L'oro é scambiato a 1354,60$ dopo aver testato i massimi nelle prime ore della sessione europea di lunedì a 1376.40$, ma chiude la giornata con un ribasso
L’oro é scambiato a 1354,60$ dopo aver testato i massimi nelle prime ore della sessione europea di lunedì a 1376.40$, ma chiude la giornata con un ribasso dell’1,25%. L’argento supera l’oro chiudendo a 20,352 con un guadagno dello 0,253% mentre il platino posta un rincaro del 5,45% per attestarsi su quota 1105.65$. La giornata di trading é stata piuttosto tranquilla poiché non abbiamo assistito al rilascio di rapporti significativi e i trader iniziano a concentrarsi sulla riunione della Banca d’Inghilterra prevista per giovedì. Le notizie che Theresa May sia l’unico candidato per il posto di primo ministro britannico hanno contribuito a ridurre le tensioni di mercato. Andrea Leadsom, la concorrente pro-Brexit per la leadership del partito conservatore ha annunciato che lei si ritirerà dalla corsa per le chiavi del numero 10 di Downing Street.
Uno studio mostra come questo mese l’oro abbia consolidato i suo guadagni pro-Bretix e continuando a registrare la miglior performance dell’anno e riempiendo le tasche della maggior parte dei produttori del metallo prezioso.
Stando a quanto riportato dal Bureau of Labor Statistics degli Stati Uniti, venerdì il rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli ha registrato un incremento di 287,000 unità. Gli economisti si aspettavano un incremento di 180,000 posti. Il numero effettivo é quindi una grande sorpresa positiva, sebbene abbia considerato i dipendenti Verizon tornati a lavorare dopo lo sciopero di maggio. In effetti, c’è un rimbalzo evidente nonostante il calo di 6.000 posti mostrati dai numeri combinati di aprile e maggio. A tale proposito, é importante sottolineare che l’incremento dei posti ha visto un calo solo nel settore relativo all’estrazione e al trasporto.
I forti numeri di giugno sono una cattiva notizia per il mercato aurifero, poiché mostrano come il disastroso rapporto di giugno fosse un eccezione. I numeri suggeriscono come il mercato del lavoro rimanga relativamente sano, scenario che potrebbe indurre i funzionari della Federal Reserve ad adottare una posizione più aggressiva.
Joni Teves analista dell’UBS ha dichiarato ” La reazione istintiva ai forti numeri mostrati dal rapporto sulle buste paga nei settori non agricoli è stata minore delle aspettative, tuttavia, l’oro sta già rimbalzando dai minimi. Ci sono ancora molte persone intenzionate ad investire nell’oro e a valutare eventuali ritracciamenti.”
I trader attendevano il rilascio del suddetto rapporto per ottenere maggiori indizi sulla politica monetaria degli Stati Uniti. I contratti future della Fed, che avevano mostrato come solo il 19% dei trader credeva in un innalzamento dei tassi di interesse entro dicembre, ora riportano una probabilità maggiore”.
I tassi più bassi spingono il prezzo dell’oro in rialzo poiché riducono il costo relativo alla detenzione del lingotto smentre spingono il dollaro statunitense in ribasso, valuta con cui il prezioso viene negoziato.
Anthem Blanchard, capo esecutivo di Anthem Vault, notando il rapido recupero registrato dopo il forte calo iniziale ha dichiarato “Lo scenario mostra come il mercato sia ancora influenzato dai bassi tassi di interesse Fed nonostante i brillanti numeri dei posti di lavoro e le preoccupazioni insorte dopo il Bretix”.
Giovedì, le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo, sono diminuite di poco più di quattro tonnellate per attestarsi su quota 978.29 tonnellate dopo aver registrato il più grande afflusso giornaliero degli ultimi sei anni nella sessione di martedì.
I dinamici prezzi dell’oro suggeriscono come i trader siano stati inizialmente deliziati dal rapporto sull’occupazione, ma poco dopo si sono ricordati del rallentamento dell’economia statunitense. Nel frattempo, la Federal Reserve rimane cauta sulla sia dei timori dettati dal Bretix.