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L’oro si muove in ribasso a causa della pressione di vendita che rompe un supporto psicologico cruciale

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Oct 5, 2016, 02:11 GMT+00:00

Nella giornata di martedì, l'oro si è mosso in forte ribasso, perdendo fino all'1%, con il prezzo che si è avvicinato ai minimi dal referendum britannico

L’oro si muove in ribasso a causa della pressione di vendita che rompe un supporto psicologico cruciale

Nella giornata di martedì, l’oro si è mosso in forte ribasso, perdendo fino all’1%, con il prezzo che si è avvicinato ai minimi dal referendum britannico sul recesso dall’UE del 24 giugno. Le vendite sono state causate dal netto rialzo del dollaro. L’arresto delle vendite si è verificato al di sotto della soglia psicologica cruciale dei 1300,00$.

Il dollaro è stato spinto in rialzo dall’indice Ism dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero degli Stati Uniti, che rafforza le probabilità di un innalzamento dei tassi da parte della Fed. La valuta statunitense ha trovato ulteriore supporto dal forte deprezzamento della sterlina e dell’euro, provocato dalla tempistica del recesso del Regno Unito dall’UE.

VALUTE

Nella giornata di lunedì, la coppia GBP/USD è crollata al minimo toccato trentuno anni fa, trascinata in ribasso dalla preoccupazione per il recesso della Gran Bretagna dall’UE. La primo ministro Theresa May ha scatenato la pressione di vendita contro la sterlina quando, nella giornata di domenica, ha annunciato che la procedura formale di recesso avrà inizio alla fine di marzo 2017.

La volatilità viene alimentata dai trader che tentano di decide se il Brexit sarà “morbido” or “duro”. A giudicare dall’azione del prezzo, pare che i trader tendano verso un approccio intransigente da parte del governo britannico. Questo tipo di recesso prevede che il Regno Unito esca dal mercato unico per riottenere piena competenza sull’immigrazione. Tuttavia, in Gran Bretagna, il timore principale è costituito dalla perdita di controllo sul settore finanziario, poiché il recesso dall’UE potrebbe comportare l’uscita di diverse importanti banche dal Regno Unito.

GREGGIO

Nella giornata di martedì, il Wti e il Brent hanno raggiunto massimi non registrati da diversi mesi. La mossa è stata innescata dagli investitori che hanno scelto di ignorare i dati potenzialmente ribassisti sull’aumento della produzione in Iran e Libia. L’azione del prezzo suggerisce acquisti speculativi aggressivi, legati all’incremento dello slancio al rialzo creato dalla decisione di ridurre la produzione verso la fine dell’anno adottata dall’Opec nella scorsa settimana. In altre parole, il rialzo si fonda su fattori tecnici.

Tuttavia, alcuni trader affermano che il mercato, quando avrà finalmente raggiunto un massimo, soccomberà alla pressione di vendita e al sentimento al ribasso dei trader che seguiranno i tradizionali fondamentali di domanda e offerta. A tal proposito, vengono richiamati l’aumento della produzione in Libia e l’incremento delle esportazioni in Iran, che vanno ad aggiungersi a un’offerta già in eccesso quali ragioni principali per ritenere che il mercato tornerà a livelli di prezzo più ragionevoli, quando termineranno gli acquisti speculativi.

LE BORSE STATUNITENSI

Gli indici degli Stati Uniti hanno registrato un andamento vischioso, ambivalente, con gli investitori che hanno reagito ai dati del Fmi e al netto ribasso del prezzo dell’oro. Le dichiarazioni dei membri della Fed e la rinnovata preoccupazione per le condizioni di Deutsche Bank hanno contribuito a questo andamento privo di direzione. Tutto ciò avviene durante la settimana in cui viene pubblicato il rapporto sulle buste paga dei settori non agricoli degli Stati Uniti. In questo periodo, il volume è di norma inferiore alla media.

NOTIZIE SUL FMI

Secondo le “Prospettive dell’economia mondiale” pubblicate dal Fmi, la crescita globale dovrebbe aumentare del 3,1%. Il dato corrisponde a quello delle previsioni di luglio. Tuttavia, si aggiunge che la crescita delle economie avanzate probabilmente rallenterà all’1,6%, al di sotto del tasso effettivo del 2,1 dello scorso anno e dell’1,8 previsto a luglio.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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