L’Oro Non Riesce Ancora A Infrangere Il Range

L’oro continua la sua fase di consolidamento nel range compreso tra i 1250$ e i 1262$. Ieri l’abbiamo visto fare un serio tentativo di rialzo in occasione della comunicazione dei dati sulla bilancia commerciale cinese, che hanno mostrato un enorme calo delle esportazioni. La notizia ha sollevato dei dubbi sulla solidità dell’economia in Cina, ciò ha indotto il mercato a non rischiare cercando rifugio in beni sicuri, e questo di solito aiuta a sostenere i prezzi dell’oro. Quanto accaduto ha fornito uno slancio al metallo prezioso verso la regione dei 1262$, ma la mossa non è riuscita e per il resto della giornata si è mantenuto all’interno del range dei 1250$-1262$, consolidando la sua posizione in attesa della prossima mossa. Oggi è l’ultimo giorno della settimana e sono attesi i dati sulle vendite al dettaglio statunitensi, le dichiarazioni di Carney, governatore della Bank of England, e della Yellen, presidente della Federal Reserve, (se tutto va bene, indicheranno alcune delle prossime mosse economiche nelle loro relazioni), quindi prevediamo un po’ di volatilità nel corso della giornata.

Come già detto negli ultimi due giorni, crediamo che l’oro sia in una fase di consolidamento, in attesa di essere pronto per una corsa in rialzo verso il supporto, precedentemente infranto, nella regione dei 1300$. Una volta raggiunta tale regione, dobbiamo tenere sotto stretto controllo le sue mosse per vedere se la corsa rialzista continuerà oltre i 1300$ oppure se il prezzo tornerà indietro nella regione dei 1250$.

Anche l’argento ha continuato la sua fase di consolidamento sia ieri che oggi, muovendosi all’interno del range dei 17,1$ e dei 17,8$, rispettivamente supporto e resistenza. Ora si trova al livello dei 17,4$, mentre scriviamo, e come l’oro, anche l’argento è in cerca di qualche spinta che possa infrangere il suo range. Crediamo che il range di trattazione dell’argento manterrà la sua efficacia nella prima metà della sessione, con un’inclinazione rialzista in attesa delle notiziepreviste per oggi che determineranno la direzione nella seconda parte della giornata.

Il petrolio continua il suo felice percorso. Ieri c’è stata la comunicazione, da parte degli Stati Uniti, dei dati sulle scorte di greggio che sono risultati migliori rispetto alle aspettative, comportando un veloce calo dei prezzi del petrolio verso il livello dei 49$, seguito subito dopo da un rimbalzo verso il livello dei 50$, e ora il prezzo di trova al livello dei 51$, mentre scriviamo. Come abbiamo già detto, la regione dei 52$-53$ sarà un osso duro da rompere, ma nello stesso tempo, con la decisione dei produttori dell’OPEC di acconsentire a un taglio della produzione, non ci aspettiamo nessun calo significativo dei prezzi. Per questo motivo, i prezzi del petrolio dovrebbero continuare a muoversi all’interno di un range ristretto ancora per alcuni giorni, ma siamo tuttora rialzisti e una volta infranto il livello dei 53$ in modo chiaro, potremmo vedere tale prezzo muoversi verso la regione dei 55$ e poi verso i 60$.