L'oro continua gli scambi con una tendenza al ribasso che prosegue da alcuni giorni. Come i mercati Forex, anche il metallo prezioso sembra essere
L’oro continua gli scambi con una tendenza al ribasso che prosegue da alcuni giorni. Come i mercati Forex, anche il metallo prezioso sembra essere costretto in un range relativamente contenuto fra i 1303$ e i 1330$, range dal quale non è stato in grado di uscire negli ultimi due mesi. Questo lo ha reso un cattivo strumento per gli investitori e gli operatori nel lungo termine e ultimamente, come specificato nelle nostre precedenti previsioni, il petrolio sembra essere diventato il beniamino di tutti i trader.
Sia ieri che oggi, dopo il dissolversi dei timori sulla Deutsche Bank, si è manifestato un certo sentimento di propensione al rischio. Questo, insieme al generale rafforzamento della valuta statunitense, ha causato un indebolimento dell’oro proiettandolo verso il supporto più interno nella regione dei 1317$ per gran parte della giornata. Durante la sessione statunitense tale supporto è stato infranto portando il prezioso verso il livello dei 1310$, e si trova ora al livello dei 1311$, momento in cui scriviamo questo pezzo. C’è qualche supporto nell’area dei 1307$ e dei 1303$, e siamo convinti che questi livelli potrebbero essere messi alla prova molto presto. Dopo questo test, ci potrebbe essere qualche consolidamento in attesa della prossima direzione di breve termine, determinata dalla pubblicazione del dato sull’NFP (non farm payroll) atteso per venerdì.
Indipendentemente da questi fattori, il greggio ha continuato il suo andamento rialzista che perdura dalla scorsa settimana. L’accordo raggiunto tra i produttori di greggio, nell’ambito della riunione dell’OPEC, ha entusiasmato i rialzisti e ieri il prezzo del greggio è arrivato fino al livello di 49,33$, prima che subentrasse qualche vendita, e ora si trova nella regione dei 48,8$, al momento della scrittura di questo pezzo. Con tutto il sentimento rialzista che circonda questa coppia, riteniamo che il prezzo continuerà a progredire verso l’area dei 50$, e successivamente almeno fino all’area dei 52$, nei prossimi giorni, per quella che viene considerata una buona notizia per i rialzisti.
L’argento ha subìto la stessa sorte dell’oro attraversando con un movimento ribassista la giornata di ieri e continua così anche oggi. Ieri ha raggiunto il livello massimo dei 19,3$, ma nel corso della giornata la propensione al rischio ha prevalso e la moneta statunitense si è rafforzata portando il prezzo dell’argento verso il supporto dei 18,8$ dove si trova in questo momento. Se questa propensione al rischio dovesse continuare anche oggi, potremmo rompere questo supporto per raggiungere la regione dei 18,6$ che fungerebbe da ulteriore supporto. Detto questo, siamo molto ribassisti sull’argento che potrebbe puntare verso il livello dei 17,8$ quale obiettivo a breve termine.
Tuttavia, crediamo che ci sarà qualche rimbalzo da questa regione, per l’argento, e potremmo guardare di nuovo verso la resistenza dei 19,3$ come obiettivo, dato che ci aspettiamo un più ampio range di trattazione per l’approssimarsi di maggiori notizie, previste per la metà e la fine di questa settimana.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.