Come abbiamo detto nelle nostre previsioni di ieri, l’oro è scivolato sotto la regione di resistenza dei 1303-1309$ senza riuscire a superarla di nuovo.
Come abbiamo detto nelle nostre previsioni di ieri, l’oro è scivolato sotto la regione di resistenza dei 1303-1309$ senza riuscire a superarla di nuovo. Per quanto riguarda questa mattina, il metallo prezioso continua a consolidarsi al di sotto del livello dei 1300$ e organizza la prossima mossa. Abbiamo menzionato il livello dei 1303$ come obiettivo, sin da quando la materia prima ha infranto l’area dei 1263$, e questo è stato raggiunto l’altro ieri.Abbiamo anche detto che sarebbe stato necessario seguire l’andamento del prezzo attentamente, una volta raggiunto l’obiettivo, per vedere se questa mossa avrebbe avuto un seguito oppure se il prezzo sarebbe ricaduto all’interno del suo range. Ci troviamo nel range di prezzo ideale e anche nella cornice di tempo ideale per capire cosa capiterà al metallo prezioso nel breve e medio termine. Oggi ci saranno i dati sull’occupazione (non farm payroll, NFP) e anche le elezioni presidenziali americane previste per la prossima settimana, entrambi avranno un enorme impatto sull’andamento dei prezzi dell’oro. Dati molto positivi sull’NFP confermerebbero un rialzo dei tassi d’interesse americani a dicembre e questo non sarebbe d’aiuto ai prezzi auriferi, poiché la moneta statunitense si rafforzerebbe e i fondi verrebbero spostati dal mercato dell’oro per confluire verso il dollaro in attesa del rialzo dei tassi. Inoltre, l’oro ha beneficiato di un’ottima situazione negli ultimi giorni, a seguito della sorpresa del recupero di Trump nella corsa alla Casa Bianca, visto che la sua campagna elettorale sembrava morta e sepolta appena pochi giorni prima. Ma le indagini dell’FBI sulle e-mail della Clinton hanno scoperchiato la fossa dei serpenti, consentendo a Trump di tornare in una serrata competizione che sarà combattuta fino alla fine. Questo ha portato a uno scenario nel quale i fondi sono stati rimossi dalle attività a rischio, come il mercato azionario, e gli investitori hanno cercato un porto sicuro per i loro capitali, che di solito è l’oro. Ma le cose possono cambiare, e se Hillary vince davvero, potremmo vedere un’inversione di rotta con i capitali spostati di nuovo fuori dal mercato dell’oro, comportando così una caduta dei prezzi del metallo aurifero. Detto questo, in termini di prezzo e tempo, i prossimi 3 o 4 giorni saranno veramente cruciali per l’oro.
L’argento, come al solito, consolida sotto la resistenza nell’area dei 18,5$, probabilmente attendendo qualche indicazione dall’oro circa la sua prossima direzione. Questa è la peculiarità dell’argento ed è bene sapere che questo metallo resta fedele alle sue caratteristiche e segue l’andamento dell’oro.
Ieri anche il petrolio riceve una batosta, con il prezzo in tendenza ribassista per tutta questa settimana a seguito del rifiuto da parte di Iran e Iraq di unirsi alla proposta di riduzione delle estrazioni, e questo ha portato il prezzo del greggio a scendere del 10% circa in questa settimana. Il mercato attende l’incontro dell’OPEC, previsto a novembre, concernente i dettagli di queste riduzioni che determineranno la prossima direzione del prezzo. Fintanto che questo non succede, aspettatevi qualche ulteriore consolidamento da parte dei prezzi petroliferi, con un’inclinazione ribassista.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.