Il mercato del greggio si muove nuovamente al ribasso perdendo 67 centesimi nella sessione asiatica ed è negoziato a 85.08$ mentre il Brent guadagna 4
Per quanto riguarda la sessione di ieri, non abbiamo assistito a grandi cambiamenti, pertanto, riteniamo che, oggi, il mercato del greggio continuerà ad oscillare in prossimità degli attuali livelli. I trader attendono il rilascio del rapporto sulle scorte degli Stati Uniti. In Iraq i prezzi del greggio si muovono nuovamente al ribasso sul retro di un incremento della produzione. Detto questo, ricordiamo come, negli anni passati, l’OPEC avrebbe potuto ridurre la produzione per sostenere i prezzi, tuttavia, lo scenario che ci si prospetta per quest’anno sembra essere quello di un incremento della produzione e una vendita a prezzi più convenienti. Dopo numerosi anni di violenza, che hanno portato la produzione libica a livelli minimi, il paese sembra ora intenzionato ad incrementare costantemente la produzione interna. Molte nazioni sono preoccupate per il costante aumento della produzione statunitense e per il possibile cambiamento delle restrizioni sulle esportazioni di greggio. La produzione di scisto, che negli Stati Uniti ha raggiunto livelli record, è ancora molto costosa, pertanto, i paesi concorrenti sperano che un ribasso di prezzi possa frenare questa continua ascesa. Gli Stati Uniti stanno producendo una quantità di greggio a dir poco eccessiva, infatti, i livelli di produzione hanno superato quelli degli ultimi 30 anni. Stando a quanto riportato dall’Energy Information Administration, il prossimo anno, la produzione statunitense dovrebbe raggiungere i 9,5 milioni di barili giornalieri postando i massimi dal 1970. A tale proposito, ci sembra opportuno ricordare come il suddetto boom sia stato dettato da un forte incremento delle trivellazioni effettuate mediante la fratturazione idraulica, metodo utilizzato per estrarre gas naturale e petrolio dalle rocce di scisto. Ricordiamo, inoltre, come la riduzione della domanda a livello globale e l’aumento della trivellazione libica continuino a gravare sui prezzi del greggio. Stando a quanto riportato da Michael Leahy, noto analista EIA, durante l’estate, la Libia avrebbe incrementato la produzione di circa 200 mila barili giornalieri raggiungendo i 900 mila barili giornalieri nel mese di settembre.
I trader dovranno monitorare attentamente il rapporto d’inventario settimanale EIA che verrà rilasciato domani. Si prevede un incremento delle scorte di greggio di 2,5 milioni di barili, scenario che potrebbe spingere i prezzi del combustibile ulteriormente al ribasso. La tendenza intraday rimane invariata con una lieve polarizzazione al ribasso..