Pubblicita'
Pubblicita'

L’OPEC accontenta tutti o quasi! Salgono i prezzi del Petrolio

Da:
Armando Madeo
Pubblicato: Jun 23, 2018, 10:26 UTC

Il nuovo accordo raggiunto dall'OPEC accontenta un po' tutti, incluso l'Iran, ed escluso forse Donald Trump sicuramente poco felice di questo epilogo

L’OPEC accontenta tutti o quasi! Salgono i prezzi del Petrolio

Ha vinto Zanganeh che è riuscito nel ridurre al minimo l’aumento e ad imporre la scrittura di un comunicato non esplicito sul quanto si andrà a produrre in più; hanno vinto le scommesse al rialzo sul Petrolio, in special modo sul WTI che abbassa lo spread con il Brent, in barba al Presidente degli Stati Uniti ed ai suoi continui “cinguettii” nel tentativo di manipolare i prezzi del petrolio. Ma in special modo ha vinto l’organizzazione dei paesi produttori di petrolio, che anche questa volta è riuscita ad uscirne indenne e compatta da una situazione davvero molto complicata, nonostante molti già gridavano alla formazione di una Super-Opec guidata da Russia ed Arabia Saudita, in grado di fare il bello ed il cattivo tempo ed imporre le proprie scelte agli altri membri.

Hanno vinto gli investitori rialzisti che ieri hanno visto il WTI chiudere sopra i 69 dollari in rialzo del 5,66%, una candela verde acceso così ampia da far rabbrividire quelle mensili dei tempi d’oro. Nessuna resistenza è riuscita ieri a fermare la corsa dei tori che anche dopo le 20:00 (ora italiana), ovvero quasi a chiusura dei mercati e della settimana e quindi quando tutto tace, continuavano ad acquistare contratti futures sul greggio.

Gli unici ad aver registrato una sconfitta, almeno per il momento e sulla carta, sembrerebbero essere gli Stati Uniti ed i paesi importatori di greggio, o quanto meno il loro leader, Donald Trump, che ancora ieri a mercati infiammati dal comunicato OPEC, tentava di influenzare invano gli operatori di mercato, nel tentativo di far calare i prezzi del greggio a suo dire troppo alti. Trump guida i paesi importatori di greggio che ritengono i prezzi del petrolio troppo alti – secondo loro questi prezzi così alti non sono a lungo sostenibili e rischiano di lanciare nuovamente le economie mondiali in recessione. Trump auspicava ieri ad un aumento sostanziale delle esportazioni e non ad un misero accordo come quello raggiunto ieri: “Spero che l’OPEC aumenti le esportazioni in maniera sostanziale. Necessitiamo di avere prezzi inferiori!” queste le dichiarazioni del Presidente degli Stati Uniti.

trump tweet

Anche quella del Iran sarà una vittoria di Pirro se non si troverà un modo concreto per aggirare o superare l’ostacolo delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti; di certo uscire dall’accordo sul nucleare, come annunciato già ieri a meeting non ancora concluso non è la soluzione. L’Iran ha detto in un intervista esclusiva a Bloomberg che non crede che gli acquirenti del suo petrolio potranno ottenere deroghe dal governo degli Stati Uniti, che permetterebbe loro di continuare ad acquistare greggio anche dopo il rinnovo delle sanzioni del presidente Donald Trump.

Tornando all’accordo ed al non meglio precisato aumento della produzione, nel documento condiviso si parla di riportare il tasso di conformità dei tagli al 100%, ritenendo che l’attuale tasso, che ha toccato picchi del 140% ed oltre, non va nella direzione dell’aumento di domanda di greggio globale. Non tutti i paesi però saranno in grado di riprendere la produzione e qui vediamo la situazione della produzione di alcuni di essi

Si parla di un aumento sulla carta di 1 milione di barili al giorno, che nella sostanza si tradurrebbe in un aumento di 800 mila, ma anche la redistribuzione dell’aumento non è chiara.

Ecco alcuni passaggi del comunicato rilasciato in sala stampa dal OPEC disponibile in versione integrale qui, sul sito dell’organizzazione:

Si ricorda che nella 171° riunione OPEC tenutasi il 30 Novembre 2016 si era raggiunto un accordo per un adeguamento della produzione di 1,2 mb / g. 
Si è rilevato che i paesi membri dell’OPEC hanno superato il livello di conformità richiesto che aveva raggiunto il 152% a Maggio 2018. Di conseguenza, i membri hanno oggi deciso che i paesi produttori si adopereranno per aderire al livello generale di conformità dell’OPEC, ovvero fino al massimo del 100%, a partire dal 1 ° luglio 2018 per tutta la durata residua della suddetta risoluzione; si invita il JMMC a monitorare e riferire al Presidente della Conferenza. I membri hanno deciso che la  prossima riunione ordinaria si terrà a Vienna, in Austria, il 3 dicembre 2018.

Sull'Autore

Giornalista pubblicista indipendente iscritto all’ODG Campania con laurea Magistrale in Biologia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Classe 1988, svolge attività di trading part-time con una passione per gold, silver, oil e le valute ad essi correlate.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'