Nella giornata di mercoledì, le borse dell'Asia si sono mosse in rialzo, avvicinandosi ai massimi annuali, spinte dal continuo aumento della domanda di
Nella giornata di mercoledì, le borse dell’Asia si sono mosse in rialzo, avvicinandosi ai massimi annuali, spinte dal continuo aumento della domanda di asset a più alto rischio, generata dalle ipotesi di nuove misure di stimolo da parte delle banche centrali di alcune tra le principali economie globali. Tuttavia, il dollaro australiano e quello neozelandese, valute legate alle materie prime, si sono mossi in ribasso in attesa degli importanti dati sul commercio della Cina. Al contempo, dopo il forte ribasso degli ultimi due giorni, lo yen si è apprezzato sul dollaro.
Con le borse che tornano ai livelli precedenti la Brexit, l’indice Msci per l’Asia-Pacifico è salito per il terzo giorno. In Giappone, con il governo che prepara nuove misure per rivitalizzare l’economia, le borse si sono mosse in rialzo. L’indice Msci ha guadagnato lo 0,9%, avvicinandosi all’1% della sua chiusura massima di quest’anno. L’indice giapponese Topix è aumentato dell’1,3%, che va ad aggiungersi al rialzo del 6,3% registrato all’inizio della settimana.
L’Abenomics spinge la coppia USD/JPY in rialzo
Il Nikkei 225 ha guadagnato l’1,2, proseguendo lungo la tendenza positiva che, tra lunedì e martedì, ha generato un rialzo del 6,5%, per raggiungere quota 16210.
A seguito della netta vittoria alle elezioni tenute nel fine settimana, il primo ministro del Giappone, Shinzo Abe, ha deciso di attuare nuove misure di stimolo. Abe ha dato mandato al suo ministro dell’Economia di redigere un programma di intervento nel corso di questo mese. Secondo il quotidiano Sankei, il governo sta considerando la “helicopter money” come possibile politica monetaria. Il capo di gabinetto Yoshihide Saga ha dichiarato che una simile politica vedrebbe la banca centrale direttamente finanziare la spesa pubblica.
Nella mattinata di mercoledì, il Kiwi subisce un rimbalzo negativo
In Australia, l’indagine del Westpac-Melbourne Institute ha rilevato che, a luglio, la fiducia dei consumatori è scesa al 3% dopo il calo dell’1% di maggio. Tuttavia, gli investitori sono stati rapidi a sottolineare che il rapporto è giunto nel mezzo dell’incertezza causata dalle elezioni.
In un documento pubblicato nella giornata di mercoledì, il ministero nipponico dell’Economia, del Commercio e dell’Industria registra che, a maggio, la produzione industriale è diminuita del 2,6% dopo i notevoli incrementi dei due mesi precedenti. La contrazione è peggiore della stima mediana degli economisti, che avevano previsto un declino del 2,2%. I dati del governo mostrano, infine, che, su base annuale, la produzione industriale è diminuita dello 0,4%.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.