La coppia EUR/USD reagisce positivamente alle dichiarazioni incoraggianti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che hanno contribuito
La coppia EUR/USD reagisce positivamente alle dichiarazioni incoraggianti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, che hanno contribuito a spingere il mercato in rialzo dopo che i ribassi registrati a inizio sessione avevano spinto la coppia forex verso un minimo pluriennale. Il rally si è verificato in seguito alla diffusione di maggiori dettagli sul Quantitative Easing, il programma di stimolo per l’economia dell’eurozona.
La coppia GBP/USD perde terreno in seguito alla decisione da parte della Banca d’Inghilterra di lasciare invariati i tassi di interesse allo 0,5%, lasciando peraltro inalterate anche le misure di stimolo.
Da parte dei trader di oro non osserviamo praticamente alcuna reazione nei confronti degli annunci di politica monetaria da parte della Banca d’Inghilterra e da parte della Banca Centrale Europea. I principali operatori potrebbero essere in stand-by in vista del rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo di domani. Il rapporto dovrebbe influenzare il dollaro USA e a sua volta favorire una reazione da parte dei trader dell’oro. Un dollaro in rialzo ha tendenzialmente un effetto ribassista sul prezzo dell’oro.
I future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile lasciano sul terreno quanto guadagnato nella giornata di ieri. Nonostante un consistente incremento di scorte, il greggio si è mosso in rialzo in scia alle dichiarazioni da parte dell’Arabia Saudita che fanno riferimento a una ripresa della domanda. I trader potrebbero anche essere impegnati in operazioni di quadratura delle posizioni in vista del rapporto sul conteggio delle piattaforme petrolifere atteso venerdì.
Ieri l’Arabia Saudita ha annunciato un aumento dei prezzi di vendita del petrolio greggio con consegna ad aprile per i consumatori di Stati Uniti, Europa e Asia.
Per quanto riguarda gli altri rapporti, segnaliamo l’incremento sul dato settimanale delle richieste di sussidi disoccupazione degli USA, salito di 7000 unità per attestarsi nella settimana conclusasi il 28 febbraio a un valore aggiustato stagionalmente di 320.000, ampiamente sopra le stime ferme a 293.000.
Il dato definitivo sulla produttività del settore non agricolo risulta leggermente sotto le stime a -2,2%. Il dato rivisto sul costo del lavoro per unità salgono del 4,1%, contro stime per un +3,3%.
Gli ordinativi nel settore industriale perdono lo 0,2%, in linea con le aspettative.
Nel resto della sessione, con i trader sono impegnati ad aggiustare le posizioni in vista del rapporto sul lavoro Usa di domani, volume di scambi e volatilità potrebbero scendere. Un rapporto positivo comporterebbe verosimilmente un aumento anticipato dei tassi di interesse da parte della Fed. Attualmente, fra gli investitori non vi è certezza sulla tempistica soprattutto a causa recenti dichiarazioni da parte delle autorità. Alcuni trader credono comunque che possa avvenire già partire dal mese di giugno.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.