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L’Euro Mantiene Lo Slancio

Da
Barry Norman
Pubblicato: May 15, 2015, 12:54 GMT+00:00

Stamattina l’euro è negoziato piatto dopo aver superato il livello a 1,14$ per via del deprezzamento del dollaro dovuto a dati economici Usa nel complesso

L’Euro Mantiene Lo Slancio

Stamattina l’euro è negoziato piatto dopo aver superato il livello a 1,14$ per via del deprezzamento del dollaro dovuto a dati economici Usa nel complesso poco brillanti. Ieri il dollaro Usa ha perso lo 0,1% alla pubblicazione di dati economici contrastanti: un miglioramento del quadro occupazionale e un indice dei prezzi alla produzione inferiore alle attese che ha finito per convincere gli investitori che la Fed rinvierà nel tempo il suo intervento sui tassi. Ieri l’euro ha guadagnato invece lo 0,5% dal momento che il rialzo dei rendimenti sui titoli tedeschi ha innescato un’ondata di svendite sui mercati dei titoli globali. Guadagni maggiori sono stati però impediti dalle dichiarazioni del presidente Bce Draghi secondo cui l’enorme piano di acquisto titoli dell’Eurotower rimarrà in piedi “finché sarà necessario”, ovvero fino alla stabilizzazione dei prezzi. La divisa europea ha così toccato un massimo di metà giornata a 1,1445: oggi l’euro è atteso nuovamente in rialzo grazie alle ultime parole del presidente Draghi che ha confermato il netto miglioramento delle prospettive inflattive e di crescita. La fiducia dei consumatori, anch’essai in rialzo, potrebbe supportare ulteriormente la divisa comune.

Stamane i mercati asiatici viaggiano in territorio positivo grazie alla pubblicazione di prezzi alla produzione Usa inferiori alle attese che ha impattato sulle tempistiche di rialzo dei tassi da parte della Fed, facendo impennare allo stesso tempo le quotazioni a Wall Street e, con esse, gli indici asiatici.

Ad aprile l’indice dei prezzi alla produzione Usa è calato dello 0,4% dopo il +0,2% di marzo. Le richieste di sussidi per la disoccupazione relative alla settimana del 14 maggio sono invece diminuite a 264mila unità a fronte delle 265mila della settimana precedente.

Ieri le piazze borsistiche a stelle e strisce hanno chiuso in positivo sfruttando l’ottimismo dovuto al rialzo dei titoli di Stato e al calo dei rendimenti. Anche le piazze europee hanno concluso la sessione in rialzo, riuscendo a rimbalzare dopo un avvio di giornata in territorio negativo. Il calo inatteso delle richieste di sussidi alla disoccupazione Usa ha contribuito a spingere in alto le quotazioni dei mercati.

Oggi il calendario economico è piuttosto scarno se si eccettua l’intervento del governatore BoJ Kuroda. Il numero uno dell’istituto centrale nipponico ha ribadito di non avere alcuna intenzione di rivedere l’obiettivo di portare il prima possibile (ovvero nell’arco di circa un paio d’anni) la crescita dell’inflazione al 2%.

Kuroda ha quindi aggiunto che le aspettative di inflazione da parte di famiglie e società sono mutate significativamente dopo che la BoJ ha fissato una deadline per il raggiungimento del target di prezzo, impegnandosi a fare tutto il possibile per rispettarla.

Ieri lo yen giapponese si è apprezzato solo parzialmente dello 0,01% sfruttando la debolezza del dollaro Usa dovuta a dati economici contrastanti. La Grecia ha inoltre ripagato un debito di 750 milioni di euro al Fmi evitando il default e guadagnando altre settimane per raggiungere un accordo complessivo sul debito. Lo yen è negoziato a 119,32$.

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