Le valute delle materie prime salgono ad un massimo da 10 mesi

Le valute delle materie prime sono salite ai livelli più alti da 10 mesi, sospinte dal dollaro australiano, dal dollaro della Nuova Zelanda e dal dollaro canadese. A spingere l’AUD/USD e il NZD/USD é stato un rally del prezzo del greggio, che si è stabilizzato dopo un’apertura in gap ribassista di lunedì e avallato da un ampio sentimento di rischio nei mercati globali. Anche i venditori short hanno gravato sull’USD/CAD che è stato scambiato al suo livello più basso dal primi di luglio .

L’AUD/USD è salito a 0.7802, il suo massimo dallo scorso giugno, per arrivare fino 0.63 nello stesso giorno. Analogamente, lo NZD/USD è salito dell’1.3 per cento a 0.7015. La coppia USD/CAD era scambiata a 1.2672, in ribasso di 0.0114 o -0.89 % .

La coppia EUR/ USD è in rialzo di 0.0054 a 1.1366, arretrando leggermente dal suo massimo intraday di 1.1382. I trader hanno avuto una reazione debole all’incerto sondaggio ZEW tedesco. L’indagine ha mostrato agli analisti finanziari una ripresa più tardiva ad aprile, dopo un inizio d’anno terribile, indicando una modesta crescita economica nei prossimi mesi.

Martedì gli esperti dello ZEW hanno detto che la loro stima delle aspettative economiche è salita a 11.2  punti dai 4,3 punti di marzo, ma è rimasta al di sotto della sua media a lungo termine di 24.5 punti. Gli economisti si aspettavano un aumento minore, di 9.0 punti.

Il dollaro americano viene scambiato in rialzo rispetto allo Yen giapponese, con la coppia USD/JPY che ha raggiunto un massimo intraday a 109.483 prima di ritornare a 109.344.  Attualmente è in rialzo di 0.530 o 0.49 % . Gli investitori hanno espresso cautela nello spingere lo yen al rialzo, data la minaccia di un intervento e le probabilità che il Giappone possa aumentare ulteriormente la sua politica di alleggerimento. Il governatore della Banca del Giappone Haruhiko Kuroda ha detto al Wall Street Journal che l’andamento dell’inflazione potrebbe risentirne, se lo yen dovesse continuare ad apprezzarsi eccessivamente.

Martedì i future di giugno del petrolio greggio erano in rialzo, sostenuti da uno sciopero dei lavoratori del settore petrolifero del Kuwait. La produzione di greggio del Kuwait è stata dimezzata dallo sciopero. Il paese adesso sta producendo circa 1.5 milioni di barili al giorno, al di sotto della sua produzione media di 2.8 milioni di barili al giorno nel mese di marzo.

Martedì il vice ministro dell’Energia russo Kirill Molodtsov ha dichiarato che il paese per quest’anno sta prendendo in considerazione un aumento della produzione di petrolio, arrivando possibilmente ad un valore di 540 milioni di tonnellate di greggio. L’anno scorso la Russia ha prodotto 534 milioni di tonnellate di petrolio.

Martedì i future del Gold Comex di giugno erano in rialzo, supportati da un dollaro debole e da un massimo da 10 mesi dell’argento, che ha beneficiato dei massicci acquisti cinesi.

Martedì gli indici azionari statunitensi erano per la maggior parte in rialzo, a seguito di forti acquisti in Asia e in Europa. L’indice di liquidità S&P 500 ha superato 2100.00 su base intraday per la prima volta dal 2 dicembre 2015.

Nelle notizie economiche, secondo il Dipartimento del Commercio, a marzo le nuove abitazioni sono scese più del previsto 8,8 per cento, a un ritmo destagionalizzato annuale di 1.09 milioni di unità, il livello più basso dal mese di ottobre. Il mese scorso i permessi di costruzione sono scesi del 7.7 per cento a un tasso di 1.09 milioni di unità, il livello più basso dal marzo dello scorso anno.