Stamattina, nel venerdì che è anche l’ultima sessione di gennaio, il Giappone ha rilasciato la solita serie di dati economici mensili. Il JPY ha
Sempre sui mercati asiatici, il dollaro australiano ha guadagnato 28 punti ed è scambiato in rialzo a 0,7788 dopo il brusco calo di questa settimana. Ieri l’Aussie era letteralmente crollato fino a toccare il nuovo minimo degli ultimi 5 anni e mezzo per via dell’ennesimo calo delle materie prime.
Nel corso della notte si sono mosse in ribasso tutte le valute legate alle materie prime – dollaro neozelandese, dollaro canadese e dollaro australiano, facendo persino peggio di quelle europee.
La prossima settimana si riunisce la Reserve Bank of Australia: secondo gli analisti c’è un 50% di probabilità che l’istituto finirà per tagliare i tassi e che a marzo si assisterà a un taglio ancora più deciso. Tre delle quattro maggiori banche sostengono che la Rba finirà per ridurre ulteriormente i tassi, anche se non ci si aspettano mosse particolarmente eclatanti prima di marzo.
Il Kiwi è riuscito a prendere la scia dell’Aussie e stamattina ha guadagnato 12 punti sino a 0,7280. In precedenza, il dollaro neozelandese aveva toccato il nuovo minimo degli ultimi 4 anni e mezzo per via delle voci sempre più insistenti secondo cui la banca centrale neozelandese avrebbe ridotto anch’essa i tassi, tanto più dopo che il governatore Wheeler ha ammesso che l’inflazione rimarrà bassa più a lungo di quanto inizialmente preventivato e che i tassi si potrebbero muovere di conseguenza.
La dichiarazione Fed di mercoledì scorso (l’istituto pazienterà fino a che non sarà giunto il momento di rialzare i tassi) non è stata in grado di mettere in moto sommovimenti particolari all’interno del mercato. Sempre più investitori ritengono che la banca centrale statunitense effettuerà il primo rialzo dei tassi entro la fine dell’anno e non prima di giugno, soprattutto dopo che la Fed ha rivisto in rialzo le sue stime sull’economia. Il dollaro Usa si è deprezzato nel corso della sessione asiatica fino a 94,89 dopo esser riuscito a sfondare in rialzo quota 95 subito dopo la pubblicazione della dichiarazione Fomc.