Venerdì, con gli investitori che si preparano per il fine settimana, i mercati registrano dati misti. Dietro il rally sul mercato dell'oro, dell'euro e
Venerdì, con gli investitori che si preparano per il fine settimana, i mercati registrano dati misti. Dietro il rally sul mercato dell’oro, dell’euro e della sterlina britannica ci sarebbe il deprezzamento del dollaro USA. Il petrolio greggio è rimasto tutta la settimana sotto pressione a causa dei problematiche relative all’offerta.
A spingere il dollaro USA in ribasso questa settimana è stato principalmente il rapporto deludente sulle vendite al dettaglio USA, il quale lascia intendere che l’economia USA sarebbe ancora troppo debole per giustificare un aumento dei tassi interesse da parte della Federal Reserve; ha anche pesato la copertura dello spread fra le posizioni Long sui titoli del Tesoro e sul dollaro USA. Nonostante il forte incremento dei rendimenti dei titoli T-Bond e T-Note, il biglietto verde non ne ha approfittato.
Questa settimana la coppia EUR/USD ha fatto segnare un forte incremento, spinta in rialzo dai dati deboli sull’economia USA e dall’ottimismo circa un possibile accordo sulla Grecia. Il mercato ha raggiunto un picco massimo di 1,1444, leggermente al di sotto del massimo di raggiunto a febbraio, a quota 1,1449.
Anche la coppia GBP/USD registra una settimana molto positiva, beneficiando dei sorprendenti risultati delle elezioni della scorsa settimana e dell’ottimismo circa un possibile aumento dei tassi di interesse nel corso del 2016. Il governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney ha reso pubblico il rapporto trimestrale sull’inflazione. Seppur in presenza di fasi deflazionistiche, si tratterebbe di fenomeni temporanei, in parte legati al calo dei prezzi del petrolio. La BoE ha anche abbassato gli obiettivi di crescita per il 2015 e il 2016.
Comunque nel corso della settimana la copertura delle posizioni short da parte dei fondi speculativi, gli acquisti speculativi in seguito alla diffusione dei risultati delle elezioni e i dati economici positivi sull’economia USA hanno contribuito a sostenere il mercato.
Su Comex i future sull’oro con scadenza a giugno sperimentano un rally raggiungendo i massimi delle ultimi settimane proprio in virtù del calo del dollaro USA. La mancata estensione rialzista ci induce a credere che il movimento sia stato innescato da azioni aggressive di copertura short.
Sul grafico settimanale, i future sul petrolio greggio con scadenza a luglio rimangono all’interno del range del giorno precedente, in seguito all’inversione del prezzo massimo di chiusura potenzialmente ribassista della scorsa settimana. Le scorte di petrolio greggio registrano una flessione per la seconda settimana consecutiva, mentre la scorsa settimana anche la produzione di benzina ha registrato un incremento. Tutti questi eventi, comunque, non hanno portato a stabilire un altro massimo multimensile, perché gli investitori cominciano a preoccuparsi che il ritmo del calo di produzione di petrolio non basti a incidere sull’offerta complessiva. Con un totale di 484,8 milioni di barili, le riserve di greggio Usa sono ai massimi livelli degli ultimi 80 anni.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.