Dopo aver postato il più forte incremento mensile dall'aprile 2010, la coppia EUR/USD registra due giornate di forti vendite. Oggi i trader sembrano
Dopo aver postato il più forte incremento mensile dall’aprile 2010, la coppia EUR/USD registra due giornate di forti vendite. Oggi i trader sembrano reagire ai segnali di rallentamento del settore manifatturiero dell’eurozona.
In Spagna l’indice PMI del settore manifatturiero posta una lettura di 54,2, leggermente al di sotto delle previsioni di un 54,6. In Italia l’indice si attesta a 53,8, comunque sopra la stima ferma a 53,4.
In Francia l’indice PMI definitivo del settore manifatturiero si attesta a 48,0. Si tratta di un valore inferiore alle previsioni, che indicavano 48,4, e al di sotto della soglia dei 50,0, a indicare una fase di contrazione. Il dato del mese precedente era a 48,4. In Germania il PMI definitivo del settore manifatturiero tocca quota 52,1, anche in questo caso oltre le previsioni, che indicavano 51,9, e sopra al dato dello scorso mese.
Il PMI definitivo del settore manifatturiero per l’eurozona supera le aspettative a 52,0. Questo valore supera le previsioni e il valore del mese scorso, entrambi a 51,9.
Il rapporto Sentix sulla fiducia degli investitori registra una flessione dal 20,0 al 19,6, in linea con le previsioni. Si tratta di uno dei principali indicatori dello stato di salute dell’economia.
I recenti dati dalla U.S. Commodity Futures Trading Commission indicano che la scorsa settimana i fondi speculativi e altri importanti speculatori hanno ridotto le proprie posizioni nette. Il 28 aprile le posizioni short ammontavano a 197.766 contratti, molto al di sotto dei 214.645 della settimana precedente e del record di 226.560 del 31 marzo.
La coppia GBP/USD lunedì è rimasta sotto pressione nonostante il giorno festivo in GB. Questa settimana dominare la scena saranno i dati economici sull’eurozona, ma per quanto riguarda la sterlina britannica l’evento più importante saranno le elezioni politiche del 7 maggio. Dato che finora non è emersa una leadership ben chiara, i trader dovranno aspettarsi un aumento di volatilità. L’ondata di vendite di oggi probabilmente è da interpretarsi in relazione alle imminenti elezioni.
Su Comex i future sull’oro con scadenza a giugno rimbalzano dopo la brutta performante della scorsa settimana. L’andamento del prezzo è perlopiù collegato a condizioni di iper venduto tecnico. Nonostante le impetuose oscillazioni delle scorse due settimane, il mercato è fondamentalmente rimasto all’interno del range, anche a causa del clima di incertezza riguardo la decisione sull’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed. I trader potranno schiarirsi le idee nel fine settimana con la pubblicazione degli ultimi dati sulle buste paga del settore non agricolo USA.
Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza a giugno si muovono in rialzo, sostenuti dalle aspettative di una stabilizzazione delle riserve e dalle indiscrezioni secondo le quali la Cina starebbe per lanciare un programma di stimoli. Nel fine settimana in Cina è stato pubblicato un rapporto deludente sul PMI del settore manifatturiero. Si vocifera che la banca popolare cinese annuncerà un quantitative easing, una misura molto più incisiva rispetto ai tagli dei tassi adottati finora. Tale decisione, che potrebbe portare a un aumento della domanda, potrebbe spingere i prezzi del petrolio in rialzo.
In giornata è attesa la pubblicazione del rapporto sugli ordinativi industriali in USA, che le previsioni indicano al +2,1%. Il rapporto del mese scorso si era firmato allo 0,2%. È atteso anche un discorso di Charls Evans, membro del FOMC.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.