Martedì promette di essere una sessione più interessante di quella di ieri. Il calendario economico del lunedì è stato infatti povero di dati, con i
Il dollaro Usa ha recuperato parte delle perdite patite ieri, lievitando di 7 punti fino a 96,96. Il biglietto verde è in attesa dei dati economici a stelle e strisce di questo pomeriggio, che potrebbero sia acuire il suo deprezzamento nei confronti dell’euro, sia arrestarne il declino in vista dell’avvio, previsto per la tarda sessione di domani, della tanto attesa due-giorni di riunione Fed.
Lo yen giapponese ha perso terreno nei confronti del dollaro, per essere negoziato a 119,09 nel corso della mattinata odierna; è in flessione anche nei confronti dell’euro dopo il rally di ieri: il cross EUR/JPY è infatti negoziato in ribasso di 13 punti a 129,53. Dopo che sia Fitch sia Moody’s hanno declassato il proprio rating sul debito nipponico e la notizia che stamattina le vendite al dettaglio hanno mancato le attese, yen e governo del Giappone devono fronteggiare nuove pressioni. Fitch ha declassato il rating sovrano del Giappone citando l’assenza di misure strutturali capaci di rimpiazzare il rinvio del secondo rialzo dell’iva. Il rating è passato ad ‘A’ da ‘A+’ con outlook stabile. Moody’s aveva invece declassato il rating giapponese lo scorso dicembre immediatamente dopo l’annuncio da parte del governo di un nuovo rialzo dell’iva.
Il dollaro australiano ha guadagnato 15 punti nel corso della sessione asiatica per essere negoziato a 0,7872, ben al di sopra del livello di prezzo a 0,75 di 10 giorni fa. L’intervento odierno del governatore Rba Glenn Steven non ha toccato né temi di politica monetaria né ha fatto commenti sulla riunione dell’istituto centrale di settimana prossima. Il governatore Stevens ha detto che “in vista della riunione del Board dell’istituto della prossima settimana, oggi non ho alcunché da dire sulla politica monetaria”. Mentre il suo intervento è stato rivolto principalmente al sistema finanziario, poco prima della conclusione ha compiuto una piccola deviazione per dire che sia lui sia i suoi colleghi della banca centrale stanno considerando i rischi per l’economia derivanti da un periodo di tassi d’interesse particolarmente bassi.
Il dollaro neozelandese ha ceduto 20 punti fino a 0,7628 a causa dalla forza del dollaro Usa, mentre i commenti negativi del governatore Rbnz della scorsa settimana continuano a schiacciare in basso le quotazioni della divisa.