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Le dichiarazioni di un membro della Fed premono sul dollaro. Dati economici di varia natura

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 16, 2016, 17:00 GMT+00:00

Nella giornata di martedì, il dollaro ha rotto in netto ribasso, innescando una forte reazione da parte dell'euro, della sterlina e dell'oro. Le vendite

Le dichiarazioni di un membro della Fed premono sul dollaro. Dati economici di varia natura

Nella giornata di martedì, il dollaro ha rotto in netto ribasso, innescando una forte reazione da parte dell’euro, della sterlina e dell’oro. Le vendite sono state provocate dai toni da colomba che hanno caratterizzato le dichiarazioni del presidente della Federal Reserve di San Francisco, John Williams. In un articolo, Williams scrive che le banche centrali dovrebbero innalzare gli obiettivi di inflazione, concentrarsi maggiormente sulla crescita e attuare politiche ancor più espansive in futuro. La reazione degli investitori in valute e materie prime suggerisce che l’intervento di Williams fornisca una valida prova dell’intenzione della Fed di mantenere i tassi invariati nel prossimo futuro.

Le dichiarazioni di Williams hanno avuto un effetto sufficientemente ribassista da far scendere i contratti future sull’indice del dollaro con scadenza a settembre a quota 94,38, il minimo dal 24 giugno. I contratti future sull’oro con scadenza a dicembre negoziati sul Comex sono saliti a 1364,30$. La sterlina si è mossa in rialzo sul dollaro, toccando quota 1,3010 e l’euro ha raggiunto quota 1,1322.

Dopo essersi mosso in ribasso nelle prime ore della sessione, il dollaro ha sperimentato un rimbalzo, reagendo a diversi dati sull’economia degli Stati Uniti. Per quanto concerne il settore immobiliare, le licenze edilizie sono aumentate a 1,15 milioni, al di sotto dei previsti 1,16 milioni. Tuttavia, i nuovi cantieri per abitazioni sono risultati superiori alle aspettative, con 1,21 milioni di unità.

Coerentemente con le aspettative, l’Ipc del mese di luglio segna lo 0,0%. L’Ipc core ha, invece, deluso le aspettative, registrando lo 0,1% a fronte dell’atteso 0,2%. La capacità di utilizzazione segna il 79,5%, mentre si prevedeva il 75,7%. Il dato sulla produzione industriale è decisamente positivo, poiché mostra un incremento dello 0,7%, mentre i trader prevedevano lo 0,2%.

Dopo la pubblicazione dei dati sugli Stati Uniti, i contratti future sull’indice del dollaro con scadenza a settembre sono riusciti a recuperare parte delle perdite. L’indice ha chiuso a quota 94,775, in ribasso di 0,819 punti ossia dello 0,86%. I contratti future sull’oro con scadenza a dicembre sono ridiscesi a 1354,30$, guadagnando 6,80$ ossia lo 0,50%. Le coppie EUR/USD e GBP/USD si sono mosse in rialzo

Nella giornata di martedì, i contratti future sul greggio hanno raggiunto massimi non registrati da più di cinque mesi. Il mercato petrolifero continua, infatti, a muoversi in rialzo, spinto dall’ipotesi di un’azione da parte dei paesi produttori per ridurre la produzione nel tentativo di far aumentare il prezzo.

Il prezzo è stato, inoltre, sostenuto da una nuova interruzione della produzione in Nigeria. A causa degli attacchi portati dai gruppi armati e dei problemi degli oleodotti, si starebbero perdendo più di 700000 barili al giorno.

I contratti future sul Brent hanno guadagnato 61 centesimi, raggiungendo i 48,96$ al barile. Tale quotazione è prossima al massimo giornaliero ed è la più alta dal 7 luglio. Il Wti è stato negoziato a 46,35$, in rialzo di 0,61$ ossia dell’1,33%.

Dopo aver raggiunto un nuovo massimo di agosto a seguito della pubblicazione dei dati sugli Stati Uniti, il prezzo del greggio ha seguito un andamento ambivalente. I dati sugli Stati Uniti hanno mostrato come l’inflazione al consumo nel mese di luglio sia rimasta invariata, come il prezzo della benzina sia diminuito per la prima volta in cinque mesi e come l’inflazione sottostante core sia lievemente aumentata.

La forza del recente apprezzamento del petrolio suggerisce che esso derivi da ben altri fattori più che dalla semplice chiusura delle posizioni. I compratori speculativi potrebbero star aumentando le scommesse su un intervento dei paesi produttori di petrolio che arresti l’eccesso di offerta del mercato petrolifero.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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