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Le Dichiarazioni di Draghi sulle Misure di Stimolo Affondano l’Euro

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Nov 25, 2014, 03:25 GMT+00:00

Venerdì la coppia EUR/USD si è mossa al ribasso, in scia alle dichiarazioni ribassiste da parte del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi,

Le Dichiarazioni di Draghi sulle Misure di Stimolo Affondano l’Euro

Venerdì la coppia EUR/USD si è mossa al ribasso, in scia alle dichiarazioni ribassiste da parte del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi, il quale ha innescato un’ondata di vendite affermando, nel corso di una conferenza che la banca centrale, che “continuerà ad adempiere al proprio dovere – facendo quanto necessario per alzare l’inflazione (effettiva e attesa) il prima possibile, come espressamente richiesto dal mandato sulla stabilità dei prezzi”.

I mercati hanno interpretato queste affermazioni come un forte segnale di un’imminente adozione di misure di alleggerimento quantitativo da parte della BCE, con un massiccio programma di acquisto di asset; una iniziativa che immetterebbe liquidità sul mercato andando a deprezzare la valuta.

La coppia GBP/USD oggi si è mossa su terreno negativo, ma è ancora in condizioni di poter registrare un valore positivo sul grafico settimanale. Il movimento di prezzo questa settimana non è stato provocato da un mutamento dei fondamentali ribassisti, ma da condizioni di ipervenduto tecnico.

Oltre a ciò, i trader a inizio settimana hanno reagito alle direzioni contenute nei verbali della Banca d’Inghilterra, dalle quali si evince una crescente preoccupazione riguardo un possibile aumento della pressione inflazionistica. L’inversione rialzista del prezzo di chiusura sul grafico giornaliero a 1,5589 garantisce un supporto alla sterlina; questo schema grafico non descrive un’ondata di acquisti in controtendenza quanto un’azione di copertura short e di aggiustamenti di posizioni.
Le azioni di copertura short e gli aggiustamenti di posizioni hanno contribuito al netto rialzo settimanale dei futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio. I trader short coprono le proprie posizioni in vista della riunione Opec della prossima settimana prevista per il 27 novembre. L’azione del prezzo suggerisce che i trader sono preoccupati riguardo la possibilità di un possibile taglio della produzione da parte dei paesi produttori di petrolio. A spingere il mercato al rialzo potrebbe anche essere una massiccia ondata di acquisti in controtendenza, con il petrolio greggio in prossimità della soglia psicologica di $ 70.

A inizio settimana il rapporto settimanale sulla domanda e l’offerta dell’Agenzia delle Informazioni sull’Energia USA ha indicato un aumento di 2,6 milioni di barili. I trader avevano basato le proprie scelte sulla previsione di una contrazione di 0,7 milioni di barili. Questo rapporto aveva quindi le potenzialità di spingere il mercato in forte ribasso, ma è stato invece sostanzialmente ignorato dei trader, e anche questo rappresenta un segnale di una forte copertura short.

Venerdì i fattori di carattere tecnico e un dollaro USA sotto pressione hanno continuato a sostenere i futures Comex Gold. Sono già passate due settimane da quando, il 7 novembre, il metallo prezioso ha fatto registrare un’inversione al rialzo dai $ 1130,40, e una settimana da quando è andato a toccare quota $ 1193,00. Anche se il mercato probabilmente chiuderà la settimana in leggero rialzo, è significativo il fatto che importanti acquisti sul mercato fisico possano offrire un supporto al mercato. Questo è stato evidente in particolar modo a inizio settimana, quando i compratori sono entrati sul mercato in corrispondenza di una flessione del prezzo.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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