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Le Aspettative Di Uno Stimolo E I Bassi Tassi D’Interesse Supportano Oro, Argento E Rame

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Jul 5, 2016, 12:59 UTC

Il rame amplia il suo rally postando i massimi del 2016 poiché i commercianti ritengono che un ulteriore stimolo da parte della banca centrale cinese

Le Aspettative Di Uno Stimolo E I Bassi Tassi D’Interesse Supportano Oro, Argento E Rame

Il rame amplia il suo rally postando i massimi del 2016 poiché i commercianti ritengono che un ulteriore stimolo da parte della banca centrale cinese possa incrementare il valore e la domanda del metallo rosso. I metalli di base si muovono in rialzo sulla scia di un dollaro debole. I trader continuano ad acquistare le materie prime a buon mercato nella speranza di assistere ad un rincaro dei prezzi.

Lunedì lo yuan cinese testa i minimi degli ultimi cinque anni e mezzo contro il dollaro statunitense per la seconda sessione consecutiva sulla scia delle preoccupazioni che vedono un ulteriore stimolo da parte della banca centrale tollerare un altro indebolimento della valuta.

Subito dopo l’apertura lo yuan si attesta su quota 6,6642 subendo il massiccio acquisto del dollaro sul mercato. La Suddetta quota rappresenta il livello più debole da dicembre del 2010. I trader hanno notato come, nonostante il continuo scorrimento dello yuan, la banca centrale non abbia dato nessun segnale d’intervento, mostrando così una “tacita approvazione nei confronti di un ulteriore indebolimento della valuta”. ” “Il mercato rimane calmo come al solito” ha dichiarato un trader di una banca commerciale cinese di Shanghai. “Sappiamo tutti che lo yuan si indebolirà ulteriormente e la banca centrale ha la situazione sotto controllo”. Giovedì Reuters ha dichiarato che la Banca Centrale della Cina (PBOC) avrebbe tollerato un ulteriore calo dello yuan a partire dei 6,8 nel 2016, queste le affermazioni di alcune fonti politiche. tale scenario equivale a un deprezzamento del 4,5% per l’anno, un dato equivalente al record di declino registrato l’anno scorso.

L’oro testa i massimi degli ultimi due anni

 Il metallo giallo guadagna lo 0,72% per attestarsi su quota 1352$, i massimi dalla metà di marzo del 2014. I prezzi si sono mossi fortemente in rialzo a seguito delle dichiarazioni rilasciare alla fine della scorsa settimana da Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra, dichiarazioni che vedono l’istituto di credito attuare misure di stimolo nel corso dell’estate. Gli analisti ritengono che anche la Banca del Giappone aumenterà presto il suo stimolo monetario.

Eugen Weinberg, analista di Commerzbank AG ha affermato: ” Nonostante la forza del dollaro statunitense il sentimento del mercato è favorevole nei confronti dell’oro in previsione del possibile alleggerimento monetario”.

I dati economici cinesi rilasciati venerdì hanno registrato il più grande calo della produzione degli ultimi 4 mesi suggerendo che il governo di Pechino potrebbe introdurre un nuovo stimolo economico.

Lunedì i prezzi dell’argento testano i massimi degli ultimi due anni poiché gli acquirenti cinesi hanno incrementato le scommesse nel mercato dei future e raccolto ingenti quantità di metallo fisico.

Il prezzo spot dell’argento, quello pagato per la consegna immediata, ha registrato un incremento del 6,9% postando il picco intraday a 21,132$ l’oncia troy, i massimi da luglio del 2014. I future di riferimento di Shanghai e i contratti d’argento fisico hanno raggiunto il loro limite. La rottura  al di sopra dei 20$ ha innescato una massiccia vendita tecnica che ha spinto l’argento in ribasso per poi guadagnare altri 342 punti nelle prime ore di martedì raggiungendo i 19.93$.

Il prezzo spot dell’argento guadagna il 6,9% postando il picco intraday a 21,132$.

L’Indice del dollaro statunitense, un indicatore che riflette la forza del biglietto verde contro un paniere di altre sei valute principali, guadagna lo 0,15% per attestarsi su quota 95.86 dopo aver postato i massimi a 95,96$. Dopo l’incremento dello 0,33% registrato nel mese di giugno, nei primi giorni del mese corrente l’indice del dollaro ha riportato un calo dello 0,35%.

Le rilevazioni di Cme group che misura con il Fed watch le probabilità di manovra della banca centrale, monitorando l’andamento dei future, mostrano una probabilità dello 0% di assistere ad un innalzamento dei tassi di interesse nella riunione Fed prevista per il mese di luglio e una probabilità del 3% di assistere ad una riduzione del range previsto per il tasso dei fondi federali.

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