Mi direte, dopo l'escalation delle tensioni tra Russia ed Ucraina mi aspettavo un rally del mercato aurifero. Abbiamo assistito ad una reazione immediata,
Mi direte, dopo l’escalation delle tensioni tra Russia ed Ucraina mi aspettavo un rally del mercato aurifero. Abbiamo assistito ad una reazione immediata, infatti, il prezioso testa la maniglia dei 1283$ per poi raggiungere il range medio a 1290$ prima di perdere il momentum. Attualmente il metallo giallo si attesta su quota 1285$ mostrando una carenza d’interesse da parte degli investitori. Questa mattina i trader asiatici approfittano del calo per acquistare il prodotto a buon mercato. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come, ad eccezione delle dichiarazioni dell’ambasciatore polacco riportate dal Financial Times, non vi siano ulteriori notizie e commenti relativi ad un accumulo sul confine.
Oggi, i mercati asiatici sono negoziati su una nota leggermente ribassista sul retro delle crescenti tensioni in Ucraina. Le truppe russe sono state avvistate lungo i confini del paese, mossa che potrebbe essere indicata dal presidente russo, Vladimir Putin, come una risposta alle sanzioni imposte da Stati Uniti ed Unione Europea. Ieri, l’indice del dollaro si muove al rialzo guadagnando lo 0,3% sul retro di un debole sentimento di mercato che ha portato ad un incremento della domanda della moneta a basso rendimento. Inoltre, i forti numeri economici del paese hanno supportato l’ascesa dell’Indice del Dollaro; martedì la valuta posta i massimi intraday a 81.71 e chiude a 81.61.
Il calo dei titoli azionari statunitensi e le preoccupazioni per una possibile escalation delle azioni militari in Ucraina ha supportato i prezzi dell’oro che, nella prima parte della sessione postano un lieve rincaro, ma nel corso della giornata perde lo 0,2% per attestarsi su quota 1287,7$. I prezzi del metallo giallo si muovono al rialzo a seguito delle dichiarazioni rilasciate dal ministro degli esteri polacco Radoslaw Sikorski. Il fiunzionario afferma che la Russia ha posizionato le sue forze militari lungo il confine Ucraino probabilmente per mettere pressione sul paese o, addirittura, per entrarvi. Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come il prezioso abbia postato un lieve calo a seguito del rilascio del rapporto relativo ai nuovi ordini per i beni di fabbrica degli Stati Uniti, rapporto che, nel mese di giugno, ha riportato una forte ascesa superando le aspettative e mostrando un massiccio incremento della domanda. I recenti dati statunitensi hanno mostrato come l’intento di voler rafforzare l’attività economica del paese abbia gravato sull’appeal del metallo giallo, da sempre considerato come un porto sicuro per gli investimenti.
Stando a quanto riportato da un sondaggio on-line effettuato dal BullionVault, nel mese di luglio le vendite al dettaglio del mercato aurifero e il sentimento degli investitori privati verso il prezioso, si muove al rialzo allontanando così il metallo giallo dai minimi degli ultimi 4 anni, minimi postati nel mese precedente. Lunedì le partecipazioni sull’SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento garantito in oro del mondo si muovono al ribasso perdendo 1,79 tonnellate per attestarsi su quota 800.05 tonnellate.
L’argento si muove al ribasso testando i minimi delle ultime sei settimane poiché il rincaro del dollaro statunitense riduce l’appeal delle materie prime considerate come investimenti alternativi. Iln un simile scenario, anche il platino e il palladio si muovono al ribasso. Questa mattina l’argento recupera 40 punti per attestardi su quota 19,873$ poiché gli investitori hanno approfittato del recente ribasso dei prezzi per acquistare il prodotto a buon mercato. Il platino è scambiato a 1.460,65$ e il palladio si attesta su quota 848,80$.
Martedì il rame posta un forte calo e questa mattina è scambiato a 3,204$ nella sessione asiatica. Sulla borsa di New York il metallo rosso posta il più grande calo delle ultime otto settimane poiché l’ascesa del dollaro statunitense ha ridotto l’appeal dei metalli industriali considerati come investimenti alternativi.