Pubblicita'
Pubblicita'

L’Arabia Saudita Si Oppone All’incontro OPEC

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Sep 11, 2015, 16:41 UTC

Questa mattina il greggio WTI si muove in ribasso perdendo 21 centesimi ed é scambiato a 45,71$ mentre il Brent posta un calo di 5 centesimi ed é

L’Arabia Saudita Si Oppone All’incontro OPEC
L'Arabia Saudita Si Oppone All'incontro OPEC
L’Arabia Saudita Si Oppone All’incontro OPEC

Questa mattina il greggio WTI si muove in ribasso perdendo 21 centesimi ed é scambiato a 45,71$ mentre il Brent posta un calo di 5 centesimi ed é negoziato a  48,78$. Lo spread tra i due combustibili resta particolarmente stretto, infatti, si attesta leggermente al di sopra dei 3$. I prezzi del greggio hanno ampliato le loro perdite e sembrano essere proiettati verso un calo settimanale sulla scia delle recenti dichiarazioni che vedono l’Arabia Saudita declinare l’incontro Opec volto a difendere i prezzi, in parte compensati dal forte rally delle sessioni precedenti.

Secondo l’Arabia Saudita, infatti, il vertice dei capi di stato dei paesi produttori di petrolio non riuscirebbe a produrre un’azione concreta capace di difendere i prezzi del greggio. Queste le dichiarazioni di una fonte vicina alla vicenda. I commenti sono stati rilasciati a seguito dell’incontro tenutosi a Doha tra i ministri del petrolio del Golfo Arabo e l’emiro del Qatar, in cui é stata discussa la richiesta di un incontro Opec avviata dal Venezuela.

Giovedì i prezzi del greggio postano un rally sulla scia del rilascio del rapporto EIA che ha mostrato come nelle ultime quattro settimane la domanda di benzina abbia registrato un aumento del 4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, scenario indubbiamente rialzista per il consumo di fine estate. L’Energy Information Administration ha inoltre riferito che la produzione di greggio ha riportato un calo di 83,000 barili settimanali rispetto ai 9,4 milioni di barili della scorsa settimana.  Tuttavia, secondo un rapporto ANZ, le scorte di greggio statunitensi continuano ad aumentare sulla scia di un minore utilizzo delle raffinerie. Nonostante il rialzo dei prezzi registrato dopo l’ultima settimana di agosto, un eccesso di greggio dettato da un surplus della produzione continua a gravare sui prezzi del petrolio.

A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come giovedì il greggio WTI si sia mosso in rialzo postando un incremento del 4% poiché le notizie relative ad una forte domanda di benzina hanno oscurato il rapporto che ha mostrato un aumento delle scorte statunitensi. Inoltre, il ribasso del dollaro ha reso il combustibile più economico per i titolari dell’euro, mentre i guadagni di Wall Street hanno esaltato il sentimento rialzista nei mercato petroliferi.

I dati rilasciati dall’Energy Information Administration  hanno mostrato come nelle ultime quattro settimane la domanda di benzina sia aumentata del 4% rispetto allo scorso anno. Inoltre, le scorte del carburante hanno registrato un incremento inferiore del previsto, infatti, abbiamo assistito ad un aumento di quasi la metà rispetto ai livelli stimati la scorsa settimana.

Chris Jarvis, analista di Caprock Risk Management presso la sede di Frederick, Maryland, ha mostrato come “la domanda… continui ad attestarsi al di sopra dello scorso anno poiché i consumatori stanno approfittando del ribasso dei prezzi della benzina e dei distillati.”

L’incoraggiamento sulla domanda di benzina ha compensato le preoccupazioni dettate da un incremento di 2,6 milioni di barili delle scorte di greggio statunitensi, mostrato dal rapporto relativo alla scorsa settimana. Secondo un sondaggio Reuter le scorte sono aumentate più del doppio rispetto ai 933,000 barili precedentemente stimati.

Il ministro dell’energia Russo si aspetta un taglio della produzione globale di scisto, duramente colpita dai prezzi del greggio, al fine di stabilizzare il fragile mercato petrolifero. Alexander Novak anche ribadito che la Russia, uno dei maggiori produttori mondiali di greggio, non é intenzionata a ridurre la sua produzione poiché la mossa condurrebbe esclusivamente ad una ripresa a breve termine aprendo la porta ad un ulteriore ribasso dei prezzi nei mesi successivi.

Sull'Autore

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'