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L’API segnala un prelievo pari a 1,3 milioni di barili: petrolio greggio stabile

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Aug 3, 2016, 10:32 GMT+00:00

Mercoledì i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a settembre si muovono in leggero ribasso e scivolano a 39,44 $, giù di 0,07 punti (-0,18%). I

L’API segnala un prelievo pari a 1,3 milioni di barili: petrolio greggio stabile

Mercoledì i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a settembre si muovono in leggero ribasso e scivolano a 39,44 $, giù di 0,07 punti (-0,18%). I future sul brent, standard di riferimento internazionale, vengono negoziati a 41,85 $ il barile, in rialzo di cinque centesimi. A frenare l’avanzata i timori legati a un eccesso di offerta di combustibile e alla sofferta crescita economica; il movimento viene invece favorito dal leggero calo del dollaro USA.
Il WTI USA per la prima volta da aprile ha chiuso la sessione precedente sotto i 40 $, ma i danni potevano essere ben peggiori non fosse stato per il calo del dollaro che in poco più di una settimana ha lasciato sul terreno circa il 2,5% contro paniere delle principali valute estere.

Nonostante la debole domanda abbia contribuito a spingere i prezzi in ribasso, il calo del dollaro potrebbe aver limitato il flusso di vendite poiché un biglietto verde più a buon mercato rende il greggio, denominato in dollari, più appetibile come materia prima.
Ciò nonostante, a fine anno il mercato si troverà ad affrontare una pressione ribassista, a meno che un aumento della domanda non possa incidere sull’eccesso di offerta. Da aprile a giugno, l’interruzione nei rifornimenti dovute agli incendi boschivi in Canada e ai disordini Nigeria, potrebbero aver contribuito a sostenere i prezzi ma ora i fondamentali sono tornati ancora una volta a premere sui prezzi.

Mercoledì a inizio giornata il greggio statunitense ha tratto beneficio dalla pubblicazione dei dati di martedì sulle riserve di petrolio, rilasciati dall’Istituto Americano per il Petrolio. I dati API, in riferimento alla settimana conclusasi il 29 luglio, indicano un prelievo pari a 1,3 milioni di barili, dato in linea con la previsione media. Si tratta tuttavia di un calo superiore a quello della settimana precedente.
Ancora secondo l’API, a Cushing, in Oklahoma, principale centro di consegna per il mercato di future, le riserve sono scese di 1,3 milioni di barili, quando invece Genscape prevedeva un incremento di lieve entità.
Un prelievo pari a 0,45 milioni di barili nelle riserve di benzina potrebbe aver sopportato il prezzo del petrolio, ma gli effetti sono stati controbilanciati da un incremento pari a 0,5 milioni nelle riserve di distillati.


Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, Bloomberg riporta i dati sulla produzione Opec che nel mese di luglio registra una contrazione pari 80.000 barili al giorno, a causa degli attacchi dei militanti in Nigeria e della disputa in corso per il controllo delle esportazioni di petrolio in Libia. I trader non hanno però reagito alla notizia, considerandola come episodica. Oltre a quanto detto, l’offerta dall’OPEC sono aumentate di 33,41 milioni di barili al giorno, dopo che il dato di giugno è stato rivisto a 33,31 milioni di barili al giorno.
Mercoledì, alle 14:30 GMT, l’Agenzia di Informazione sull’Energia (EIA) pubblicherà i dati ufficiali sulle riserve di petrolio greggio USA. La scorsa settimana, in riferimento la settimana conclusasi il 29 luglio la EIA ha segnalato una contrazione pari a 1,9 milioni di barili. Secondo le previsioni il rapporto di questa settimana dovrebbe invece segnalare un prelievo pari a 1,363 milioni di barili.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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