Sorprendendo un po’ tutti gli osservatori, ieri i membri dell’Eurogruppo hanno guardato negli occhi i leader ellenici senza offrire nessun piano di
Domani la Bce analizzerà il modo in cui la Grecia ha ottemperato alle condizioni necessarie ad accedere alla linea di credito d’emergenza; con ogni probabilità, finirà per interrompere il finanziamento. Il ministro delle Finanze di Atene e il premier Tsipras continuano intanto a lanciare annunci roboanti nella speranza di portare a cedimento la fermezza dei leader dell’Eurozona, anche se la Germania non sembra avere alcun’intenzione di addolcire la propria posizione e continua a dettare la linea agli altri partner europei. Persino l’Irlanda ha adottato un atteggiamento molto più duro nei confronti di Atene.
Ieri sera la riunione dei ministri delle Finanze e dell’Economie di Eurolandia per la crisi del debito greco si è conclusa con un nulla di fatto, tanto da sollevare più di un interrogativo sulla possibilità di trovare una soluzione in tempi rapidi alla vicenda mentre il governo ellenico rischia di rimanere molto presto a corto di liquidità. Poco prima della conclusione del vertice, un funzionario di Atene ha rigettato l’ultima proposta dei creditori europei definendola come “irragionevole e inaccettabile”. La Grecia avrebbe infatti dovuto richiedere l’estensione del programma di salvataggio alle condizioni attuali.
Al contrario, le autorità di Atene puntano a modificare o cancellare del tutto le condizioni del programma al fine di vedersi garantita una maggiore flessibilità in fatto di gestione della propria finanza pubblica.
La reazione globale è stata praticamente inesistente, con i mercati Usa fermi per una festività e quelli europei che hanno chiuso nel momento in cui trapelavano le prime notizie dal vertice. In una manciata di minuti, l’euro è comunque crollato di 30 punti a 1,13 mentre lo yen muoveva in rialzo con gli investitori alla ricerca di asset sicuri. I trader si aspettano che la sessione odierna sarà caratterizzata da una certa volatilità. Lo yen si attesta a 118,57. Gli indici asiatici hanno intanto aperto in ribasso, con il Nikkei Average in calo del -0,5% (tanto da annullare del tutto i guadagni realizzati ieri) e il Topix in flessione del -0,3%. La notizia del fallimento dei colloqui di ieri ha portato lo yen a rafforzarsi lievemente contro il dollaro Usa.
Il ministro delle Finanze tedesco Schäuble ha detto che il premier greco Tsipras ha “insultato tutti coloro i quali hanno aiutato la Grecia negli ultimi anni”. Le parole del ministro hanno provocato l’immediato tracollo della Borsa di Atene che ieri ha lasciato sul campo quasi il 4% mentre i rendimenti dei titoli sovrani ellenici a 3 anni si sono contratti per la prima volta negli ultimi 3 anni. La criticità della situazione finanziaria della Grecia è stata ben rappresentata ieri da un rapporto di JP Morgan Chase secondo il quale i depositi presso gli istituti di credito del paese stanno diminuendo di 2 miliardi di euro alla settimana. Il rapporto stima che se il ritmo dovesse essere mantenuto per altre 14 settimane, le banche non avranno più riserve per erogare nuovi finanziamenti.