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La Decisione della BCE Lascia Interdetti i Trader in EUR/ USD

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 3, 2014, 00:26 GMT+00:00

La coppia EUR/USD ha sperimentato un rally dopo che nella riunione di oggi il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare il

La Decisione della BCE Lascia Interdetti i Trader in EUR/ USD

La coppia EUR/USD ha sperimentato un rally dopo che nella riunione di oggi il Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso di lasciare il tasso di rifinanziamento principale allo 0,3%. Il tasso di deposito e il tasso di rifinanziamento marginale sono rimasti rispettivamente a -0,2% e -0,3%.
A spiazzare il mercato forex è stata anche la scelta della Banca Centrale Europea di non mostrare dettagli sulle dimensioni del piano di acquisto di titoli privati: il nuovo piano della BCE non fornisce infatti informazioni aggiuntive sulle dimensioni e sorgono dubbi sulla capacità del piano di espandere il bilancio in misura sufficiente a indebolire la valuta. In altre parole, la recente rottura del prezzo dell’euro potrebbe essere stata eccessiva, e questo avrebbe comportato la risposta di copertura short di oggi.

La mancanza di informazioni aggiuntive da parte della BCE ha reso difficile per i trader valutare in che misura la banca centrale sia intenzionata a espandere il proprio bilancio. L’ultima ondata di vendite e l’azione in movimento di prezzo di oggi suggeriscono che i trader stavano cercando di determinare le dimensioni del programma di acquisto e non hanno avuto una risposta in tal senso. Hanno di conseguenza deciso di effettuare le prese di beneficio e di ridurre le loro posizioni ahort in attesa di novità.
Ciò che oggi hanno presumibilmente potuto carpire i trader dalla conferenza stampa del presidente della BCE Mario Draghi è che la banca centrale questo mese comincerà un programma di acquisto di titoli ed obbligazioni coperte, e comunque gli acquisti iniziali saranno modesti. La tempistica dei primi acquisti potrebbe provocare una certa volatilitànel breve termine perché investitori continuerebbero a domandarsi quale possa essere la portata del programma di acquisti.

Oggi non si è svolta la riunione del comitato di politica monetaria della Banca d’Inghilterra, ma questo non ha impedito che si verificasse una certa pressione delle vendite. La riunione si svolgerà più tardi nel mese di ottobre.

Oggi la coppia GBP/USD registra un ribasso per il settimo giorno in seguito alle dichiarazioni di Ben Broadbent. In un’intervista televisiva ha infatti sostenuto che la ripresa economica in Gran Bretagna potrebbe non essere ragione sufficiente a giustificare un aumento dei tassi d’interesse, perché la Gran Bretagna non è ancora pronta per un aumento del tasso. Tali dichiarazioni hanno generato un’ondata di vendite sufficiente a compensare il rapporto rialzista che segnala una crescita del settore edilizio, la più forte degli ultimi otto mesi.

Oggi la debolezza del dollaro Usa in vista del rapporto sulle buste paga del settore non agricolo ha contribuito a sostenere i prezzi del Comex Gold per il mese di dicembre. I trader di fondi speculativi e di materie prime sono fortemente sbilanciati su posizione corte, per cui qualsiasi segnale di debolezza del dollaro potrebbe provocare un massiccio rally di copertura. Anche gli avvenimenti di natura geopolitica in Ucraina e nel Medioriente contribuiscono a sostenere il mercato dell’oro.
I futures sul petrolio greggio per il mese di novembre oggi sono precipitati sotto i $ 90, in prossimità del minimo del 2014 a $ 87,85. Se il momentum ribassista continua, i trader potrebbero cercare un ribasso ulteriore fino al minimo dello scorso anno, in prossimità del livello $ 84.

Ad alimentare l’ondata di vendite sono soprattutto le notizie provenienti dalla Russia, dall’Arabia Saudita e dagli Stati Uniti. I trader stanno anche reagendo alle notizie dall’Agenzia per le Informazioni sull’Energia Usa secondo le quali l’anno prossimo la produzione di petrolio aumenterà ai livelli più alti dal 1970. Attualmente, la produzione di petrolio greggio è la più alta dal 1986, mentre la produzione OPEC è salita ai massimi livelli annuali.
Gli Stati Uniti nel mese di agosto segnalano un calo degli ordinativi industriali del 10,1%, dato che segue un aumento del 10,5% del mese precedente. I trader si aspettavano comunque una flessione del 9,5%. Si segnala anche che, nella settimana che va dal 19 al 26 settembre, le richieste di sussidi disoccupazione negli Stati Uniti sarebbero inaspettatamente scese.

Il rapporto sulle buste paga nel settore non agricolo, atteso per domani, dovrebbe indicare per il mese di settembre un aumento di 215.000 nuovi posti di lavoro. Ad agosto l’economia aveva registrato incrementi per 142.000 nuove posizioni, dato al di sotto delle stime. Ciò significa che i trader dovrebbero valutare anche un’eventuale revisione del calcolo per il mese scorso

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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