La coppia GBP/USD, dopo l'ondata di vendite di inizio settimana, continua a recuperare stabilmente. Il forte ribasso era stato innescato dal sondaggio -
La coppia GBP/USD, dopo l’ondata di vendite di inizio settimana, continua a recuperare stabilmente. Il forte ribasso era stato innescato dal sondaggio – pubblicato su un quotidiano – che indicava, con l’avvicinarsi del referendum per l’indipendenza della Scozia indetto per il 18 settembre, un aumento dei consensi del fronte degli indipendentisti; i nuovi dati, in ogni caso, suggeriscono che i sostenitori favorevole all’unione siano ancora in testa. A sostenere i prezzi hanno contribuito le dichiarazioni di inizio settimana del governatore della Banca di Inghilterra Mark Carney che, in un discorso, aveva dichiarato che la BoE stesse prendendo in considerazione un aumento dei tassi di interesse già nel 2015.
Le condizioni di ipervenduto tecnico e la minaccia di “short squeeze” (un’ondata di azioni di copertura short) sono le sole spiegazioni plausibili per il rialzo della coppia EUR/USD, sebbene parte degli acquisti potesse essere motivata dall’aumento nelle richieste di sussidi di disoccupazione negli USA. Il rapporto ha infatti indicato un valore di 315.000 in una settimana, contro una stima che indicava 306.000.
Oggi al Comex i prezzi sull’oro per il mese di dicembre hanno effettuato una rottura a fine giornata, superando il livello di fondo del 3 giugno 1241,70 $, prima di sperimentare un pullback e attestarsi invariati; dietro all’impennata ci sono prese di beneficio e azioni di copertura; potrebbe anche verificarsi un massiccia ondata di acquisti, ma dall’analisi fondamentale non deriva niente che possa giustificarlo. I recenti dati da parte della Commissione per il Trading dei Futures di Materie Prime suggeriscono che i fondi speculativi siano ancora aggressivamente presenti sul mercato dell’oro. Quest’azione potrebbe continuare fino a che il trader più debole non sarà buttato fuori dal mercato o finché gli speculatori non si orienteranno al ribasso.
Il sostegno per i futures sul petrolio greggio per il mese di ottobre ha continuato a perdere forza. A inizio settimana, sia l’Agenzia per l’Informazione sull’Energia che l’Opec, sulla base della debole domanda e dell’aumento della produzione, hanno previsto un abbassamento dei prezzi per il 2014 e il 2015. Dietro l’ondata di vendite di questa settimana potrebbe esserci anche la distensione della crisi ucraina. La situazione in Iraq, se gli USA dovessero aumentare il coinvolgimento militare, dovrebbe essere tenuta sotto stretta osservazione, anche se, a meno che non si verifichi un’effettiva interruzione dei rifornimenti, per il mercato del petrolio potrebbe comunque non essere una notizia rilevante.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.