Nel corso della giornata di giovedì le vendite hanno continuato a esercitare una pressione ribassista sulla coppia EUR/USD. Dopo che la Banca Centrale
Nel corso della giornata di giovedì le vendite hanno continuato a esercitare una pressione ribassista sulla coppia EUR/USD. Dopo che la Banca Centrale Europea ha riportato che le banche dell’eurozona, incoraggiate dalla nuova linea di credito (che mira a spingere i prestiti alle imprese e a innalzare l’inflazione dai bassissimi livelli attuali), hanno concesso 82,6 miliardi di euro (106,9 miliardi di dollari) in prestiti a quattro anni, i venditori hanno attaccato l’euro. Il valore sotto i 100 miliardi di euro induce a pensare che il nuovo pacchetto di aiuti finanziari potrebbe non essere bastato a stimolare il credito o la spesa dei consumatori nell’eurozona.
Le vendite dei fondi speculativi hanno continuato a esercitare una pressione sull’oro; gli investitori e i trader hanno espresso il loro scarso interesse nei confronti dell’oro in un contesto di tassi d’interesse in aumento. Mentre i fondamentali rimangono decisamente ribassisti, sul fronte tecnico le condizioni di ipervenduto del mercato potrebbero favorire un rally di copertura short.
Sul mercato dei futures del petrolio greggio per il mese di novembre, dopo che mercoledì l’Agenzia per le Informazioni sull’Energia Usa aveva registrato un imprevisto incremento delle riserve di petrolio, giovedì il supporto ha continuato a indebolirsi. Secondo l’ultimo rapporto, nel corso della settimana compresa tra il 5 e il 12 settembre, le riserve di petrolio sarebbero aumentate di 3,7 milioni di barili; il mercato ha risposto a questa contrazione di quasi 0,9 milioni di barili.
Negli Usa il numero di richieste per il sussidio di disoccupazione è sceso al minimo degli ultimi due mesi; nel mese di agosto è sceso anche l’avvio di nuove case, mentre nel mese di settembre l’indice di Philly Fed sull’attività industriale nella regione medio atlantica ha registrare una contrazione. La componente sull’occupazione è raggiunto i massimi da metà 2011.
Ieri la Fed ha ripetuto l’espressione “periodo di tempo considerevole” in riferimento all’aumento dei tassi di interesse, ed ha anche sottolineato che il prossimo aumento non sarà vincolato a una specifica data né dipenderà dai dati economici. Nonostante abbia mantenuto la posizione precedente, i trader hanno interpretato dichiarazioni come orientate a una politica maggiormente restrittiva; la banca centrale ha infatti dichiarato che i costi del denaro potrebbero aumentare più rapidamente di quanto non si pensasse.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.