Nella giornata di giovedì, la coppia GBP/USD ha raggiunto i massimi delle ultime due settimane a seguito della decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere i tassi invariati. I trader sono stati sorpresi dalla mossa. Circa il 60% degli intervistati prima della riunione del Comitato per la Politica Monetaria ritenevano che la Banca d’Inghilterra avrebbe tagliato i tassi di almeno 25 punti base.
A ogni mdo, la decisione rafforza le probabilità di un innalzamento dei tassi durante il prossimo mese. La Banca d’Inghilterra ha dichiarato che attuerà un programma di stimolo in tre settimane, possibilmente come un “pacchetto di misure”, dopo che avrà valutato le conseguenze economiche del recesso della Gran Bretagna dall’Unione Europea.
La sterlina si è mossa in rialzo sul dollaro, apprezzandosi di poco più del 2% per raggiungere gli 1,3480$ dopo l’annuncio della Banca d’Inghilterra. Tuttavia, l’intervento dei venditori ha riportato il cambio a quota 1,3325.
Le dichiarazioni della Banca d’Inghilterra hanno provocato il deprezzamento del cambio EUR/GBP, sceso a quota 0,8247, prima di rimbalzare a quota 0,8327, con un ribasso di 0,0108 punti ossia di circa l’1,27%. Al contempo, la coppia EUR/USD si è mossa in rialzo, toccando i massimi dal 5 luglio. L’indice del dollaro di settembre si è mosso in forte ribasso.
Al momento, quanti fanno trading di sterline ritengono che la valuta britannica potrebbe scendere tra gli 1,3500 e gli 1,3600$ prima dell’arrivo della prossima ondata di vendite
Con le borse che si muovono in rialzo per il sesto giorno, spinte dall’incremento della domanda di asset a più alto rendimento, il supporto per lo yen diminuisce. La coppia USD/JPY si è mossa in rialzo a quota 105,927, avvicinandosi ai massimi di quota of 106,789, precedenti alla Brexit. La mossa è stata provocata dalle crescenti ipotesi su un intervento della Banca del Giappone per finanziare direttamente la spesa pubblica.
La coppia NZD/USD si è mossa in ribasso a seguito dell’annuncio della Rbnz riguardante la pubblicazione di un aggiornamento sull’economia prima della riunione del prossimo mese sulla politica monetaria. Essendo inusuale, questo annuncio è stato interpretato come un segnale dell’intenzione della Rbnz di tagliare i tassi di interesse.
I contratti future sull’oro stipulati sul Comex hanno toccato nuovi minimi delle ultime due settimane in reazione al rialzo delle borse. Quando i mercati azionari si muovono in rialzo, l’oro, essendo un asset concorrente, tende a deprezzarsi, perché venduto dagli investitori al fine di acquistare asset a più alto rendimento.
Al deprezzamento dell’oro ha, inoltre, contribuito l’allentamento della tensione seguita alla Brexit nel Regno Unito. La nomina di un nuovo primo ministro permette, infatti, di risolvere un problema politico. Al contempo, le aspettative di ulteriori misure di stimolo da parte della Banca d’Inghilterra hanno rasserenato quanti erano preoccupati per le condizioni dell’economia. Per quanto concerne le prospettive di lungo periodo dell’oro, i trader mantengono un atteggiamento rialzista a causa dell’incertezza che circonda i negoziati sul recesso tra la Gran Bretagna e l’UE.
I contratti future sul greggio con scadenza a settembre si sono mossi in lieve ribasso dopo le forti vendite di ieri, soprattutto sostenuti dal deprezzamento del dollaro. Tuttavia, i trader non sono troppo fiduciosi di questo rialzo, considerata la perdurante preoccupazione per il rallentamento della domanda e per l’eccesso di offerta.
