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Italia, tra laureati meno occupati che in Europa, specie nel Mezzogiorno – Istat

Da:
Reuters
Aggiornato: Oct 25, 2022, 12:37 UTC

ROMA (Reuters) - Il tasso di occupazione dei laureati italiani è più basso rispetto a quello dei colleghi europei, con il gap che si allarga tra i più giovani e nel Mezzogiorno.

Bandiera italiana a Palazzo Chigi, a Roma

ROMA (Reuters) – Il tasso di occupazione dei laureati italiani è più basso rispetto a quello dei colleghi europei, con il gap che si allarga tra i più giovani e nel Mezzogiorno.

Secondo un report pubblicato oggi da Istat, nel 2021 in Italia il tasso di occupazione dei laureati 25-64enni è all’82,1%, 4,3 punti più basso rispetto a quello medio europeo.

“Il gap sale al 6,8% tra i 30-34enni (81,1%) mentre è di 17,4 punti tra gli under 35 che hanno conseguito la laurea da uno a tre anni prima (67,5%)”, si legge nel report.

Più nel dettaglio, se al Nord il tasso di occupazione tra i laureati di 30-34 anni è all’89%, nel Mezzogiorno è appena al 66%.

Resta poi molto ampia la differenza nel numero di giovani laureati: nella fascia 30-34 anni la media è del 26,8% in Italia – 30% al Nord e al Centro, 20,7% invece nel Mezzogiorno – contro il 41,6% della Ue, un gap molto ampio che “negli ultimi anni è rimasto invariato”, precisa Istat.

“Marcato il gap di genere: nonostante i livelli di istruzione tra le donne siano più elevati, i tassi di occupazione femminile sono decisamente più bassi (55,7% contro 75,8% degli uomini)”.

Le cose non vanno meglio guardando all’educazione secondaria superiore: lo scorso anno risultava in possesso di un diploma il 62,7% dei 25-64enni in Italia “contro il 79,3% della media Ue, l’84,8% della Germania e l’82,2% della Francia”.

(Antonella Cinelli, editing Gianluca Semeraro)

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