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Istat, produzione industria ferma a marzo ma meglio di attese, trim1 -0,9%

Da:
Reuters
Aggiornato: May 10, 2022, 14:23 UTC

ROMA (Reuters) - Dopo il rimbalzo di febbraio, la produzione industriale italiana si mostra invariata su base congiunturale a marzo, chiudendo il primo trimestre con un ribasso dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

Palazzo Chigi a Roma, illuminata con il tricolore italiano

ROMA (Reuters) – Dopo il rimbalzo di febbraio, la produzione industriale italiana si mostra invariata su base congiunturale a marzo, chiudendo il primo trimestre con un ribasso dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

Secondo dati diffusi stamani da Istat, l’indice destagionalizzato rimane immutato su mese in marzo – nettamente meglio delle attese che lo ipotizzavano in calo dell’1,9% – mentre corretto per gli effetti di calendario sale su anno del 3,0% contro stime pari a +1,3% (i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 come a marzo 2021).

A febbraio la produzione aveva segnato un progresso mensile del 4,0% a fronte di un incremento annuo pari al 3,4% (rivisto).

Nel mese osservato, scrive l’Istituto nella nota che accompagna i numeri, si registra un aumento congiunturale sostenuto per l’energia (+2,7%) e una crescita più contenuta per i beni di consumo (+1,0%) e i beni strumentali (+0,4%). Viceversa, sono in diminuzione i beni intermedi (-0,7%).

I settori di attività economica che registrano gli incrementi tendenziali più ampi sono le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (+15,0%), la fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (+7,5%) e la fabbricazione di macchinari e attrezzature (+7,4%). Le flessioni tendenziali maggiori si registrano nelle attività estrattive (-9,0%), nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-3,0%) e nella metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo (-1,8%).

Nel consueto ‘Macro Rapid Response’ di Intesa SanPaolo Paolo Mameli evidenzia che nel primo trimestre “l’industria in senso stretto sembra essere stata pressoché interamente responsabile del calo del Pil di -0,2%”.

L’economista segnala comunque che “l’Italia resta l’unico tra i 4 principali Paesi dell’Eurozona ad aver più che recuperato i livelli di produzione industriale pre-pandemici (+2,7% rispetto ai livelli di febbraio 2020)”.

Per Prometeia la produzione industriale dovrebbe tornare a crescere nel secondo trimestre dell’anno, anche se con un modesto 0,1%, rispetto al periodo precedente.

(Valentina Consiglio, editing Antonella Cinelli, Sabina Suzzi)

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