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Indici in rialzo con WS, strappa Tim, corre Juve, giù Unicredit

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Reuters
Pubblicato: Nov 7, 2022, 16:21 GMT+00:00

MILANO (Reuters) - Indici in rialzo a Piazza Affari che torna sui livelli di inizio giugno. L'avvio positivo di Wall Street fa da traino ai mercati, nonostante le notizie che giungono dalla Cina che ha confermato la rigida politica anti-Covid a seguito di una nuova recrudescenza di infezioni nel Paese.

Alcune persone di fronte a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) – Indici in rialzo a Piazza Affari che torna sui livelli di inizio giugno. L’avvio positivo di Wall Street fa da traino ai mercati, nonostante le notizie che giungono dalla Cina che ha confermato la rigida politica anti-Covid a seguito di una nuova recrudescenza di infezioni nel Paese.

I riflettori degli investitori sono anche puntati sull’esito delle elezioni di midterm negli Stati Uniti che determineranno il controllo del Congresso.

Intorno alle 16,25 il FTSE Mib guadagna lo 0,80%. Volumi intorno a 1,4 miliardi di euro.

Tra i titoli in evidenza:

In gran spolvero i titoli della galassia Telecom, che toccano i massimi di metà agosto, con TIM in crescita del 9% e le risparmio in rialzo dell’8% sulle continue indiscrezioni di una possibile Opa sul gruppo telefonico, mentre il principale azionista Vivendi si è detto disponibile a sedersi a un tavolo di confronto con il nuovo governo.

In deciso rialzo il titolo della JUVE (+6%) dopo la vittoria nel derby d’Italia per 2 a 0 contro l’Inter. Secondo un trader, la vittoria di ieri rilancia il club in campionato che si appresta a una lunga pausa per i mondiali in Qatar e quindi tutto può ancora succedere nella corsa per lo scudetto.

Fra i bancari, in crescita dello 0,8% a livello di indice, svetta MPS su ricoperture post conclusione dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi con le azioni che segnano un rialzo del 9,9% a 1,78 euro, ancora lontane da quota 2 euro, il valore di sottoscrizione dell’aumento.

In netto calo UNICREDIT che cede il 2%, penalizzata dalle indiscrezioni riportate dal Financial Times ieri secondo cui la Banca centrale europea e la banca italiana sono in contrasto sui piani di distribuzione del dividendo dell’istituto di credito e sulla sua mancata uscita dalla Russia. Secondo il report di Mediobanca securities, “qualora confermata, valutiamo la notizia in maniera molto negativa perché implicherebbe una stretta sull’approccio della Bce verso la remunerazione degli azionisti in un momento in cui la profittabilità sta crescendo”.

Ben raccolta, invece, INTESA SP che sale del 2,7% dopo i risultati del trimestre, venerdì scorso, sopra le attese. Sul titolo SocGen ha portato il prezzo obiettivo a 2,3 euro da 2,1 precedente, mentre Barclays l’ha portato a 2,5 euro da 2,3.

Venduto il comparto delle utility più esposto verso le attività regolate, com SNAM, TERNA e ITALGAS in calo rispettivamente di -1,96%, -0,85% e -1,1%.

Toniche le azioni B e A di MFEa +7,6% e +5,6%.

(Giancarlo Navach, editing Stefano Bernabei)

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