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Il Voto Della Scozia Potrebbe Innescare Una Crisi Nel Regno Unito

Da
Barry Norman
Pubblicato: Sep 15, 2014, 14:25 GMT+00:00

Giovedì si terrà il referendum per l'indipendenza della Scozia, gli ultimi sondaggi effettuati venerdì pomeriggio mostrano numeri equivalenti per il Si e

Il Voto Della Scozia Potrebbe Innescare Una Crisi Nel Regno Unito

Giovedì si terrà il referendum per l’indipendenza della Scozia, gli ultimi sondaggi effettuati venerdì pomeriggio mostrano numeri equivalenti per il Si e per il No, scenario che crea numerosi problemi e uno stress enorme per il Regno Unito.  Il governo britannico nega l’esistenza di un piano di emergenza volto a fronteggiare l’esito del voto, le preoccupazioni del paese sono aumentate nel fine settimana. Mark Carney, presidente della Banca d’Inghilterra, ha preso parte ad una riunione dei banchieri centrali e dei ministri delle finanze a Cairns, in Australia, tuttavia, il governatore ha dichiarato di rientrare a Londra in tempo per le votazioni.

I nazionalisti sostengono che una Scozia indipendente potrebbe utilizzare la sterlina britannica, pertanto,  la Banca d’Inghilterra potrebbe essere considerata come un prestatore di ultima istanza per salvare le banche con sede in Scozia. Stando a quanto riportato dal primo ministro  primo ministro e leader del partito nazionalista scozzese Alex Salmond, se Westminster rifiutasse un’unione monetaria, la scozia utilizzerebbe comunque la sterlina rifiutandosi di pagare qualsiasi debito nazionale con il Regno Unito. Se la Scozia votasse a favore dell’indipendenza, non solo lascerà il Regno Unito, ma anche uno stato membro dell’Unione Europea, pertanto dovrà affrontare un processo di applicazione notevolmente complesso. Ricordiamo come ogni paese candidato all’adesione all’Unione Europea debba ottenere l’approvazione unanime da parte degli altri membri. In un simile scenario, nazioni come la Spagna, che ha grandi problemi con i movimenti secessionisti, potrebbero mostrare forti preoccupazioni. Sicuramente la Scozia entrerebbe a far parte dell’UE, ma solo a un prezzo elevato e dopo anni di difficili negoziati. L’impatto sulle banche e sui servizi finanziari sarebbe disastroso. Gli investitori porterebbero i propri capitali fuori dalla Scozia, inoltre, l’utilizzo di un’altra valuta renderebbe i detentori di mutui fortemente vulnerabili alle fluttuazioni dei mercati valutari.

Il programma ufficiale prevede come capo di stato la Regina. La scorsa settimana Alex Salmond ha reso noto il suo desiderio di voler divenire la “Regina di Scozia”, tuttavia, ha rassicurato gli elettori, affermando che un voto favorevole non significa “sbarazzarsi” della Regina. Da un punto di vista militare, la situazione sembra leggermente più complessa. La Scozia sarebbe stata invitata ad aderire alla NATO e sembra essere intenzionata a rimuovere il deterrente nucleare sul fiume Clyde, noto come Trident. Il Trident è un sistema difensivo composto da quattro sottomarini armati con i missili Trident II D5 della Royal Navy e stazionati presso la base navale di Clyde sulla west coast scozzese. I missili sono realizzati e forniti da Lockheed, ma la campagna a favore dell’indipendenza di Edimburgo ha promesso di far allontanare il programma dal territorio scozzese se l’esito del referendum sarà positivo. In un simile scenario, le truppe dell’esercito scozzese  si concentrerebbero sugli sforzi umanitari, mentre quelle del Regno Unito continuerebbero ad ordinare navi per la Royal Navy.

Dopo aver testato la maniglia degli 1,60 la scorsa settimana, questa mattina la sterlina britannica si muove al rialzo ed è scambiata a 1.6288 poiché i trader cominciano a credere nell’indipendenza della Scozia.  Un rapporto effettuato da una rispettata società di consulenza finanziaria  ha mostrato come gli investitori stiano  togliendo i propri capitali dal Regno Unito ad un ritmo più veloce di quando è iniziata la “crisi di credito” nel 2008. Il cancelliere George Osborne ha dichiarato che probabilmente non prenderà parte all’imminente vertice del G20 previsto per la prossima settimana poiché il rischio di una possibile indipendenza della Scozia potrebbe far precipitare l’economia del regno Unito. Un sondaggio di Bloomberg ha mostrato come, in caso di voto positivo, la sterlina britannica possa perdere fino al 10% del suo valore.

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