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Il Taglio a Sorpresa del Tasso di Interesse da Parte della BCE Fa Sprofondare EUR/USD

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Sep 5, 2014, 03:16 GMT+00:00

Giovedì, in seguito alla sorprendente decisione da parte della Banca Centrale Europea di tagliare il tasso di interesse di riferimento e all'annuncio di

Il Taglio a Sorpresa del Tasso di Interesse da Parte della BCE Fa Sprofondare EUR/USD

Giovedì, in seguito alla sorprendente decisione da parte della Banca Centrale Europea di tagliare il tasso di interesse di riferimento e all’annuncio di un programma di acquisto titoli (volto a sostenere l’economia dell’eurozona), la coppia EUR/USD va a toccare il minimo degli ultimi 14 mesi. L’elemento catalizzatore dietro all’ondata di vendite è stata la decisione da parte della BCE di tagliare il tasso di rifinanziamento dallo 0,150% allo 0,050%, e di cominciare a comprare titoli “coperti”.

Mentre la notizia della decisione della BCE poteva anche non sorprenderci, le dimensioni della reazione del mercato inducono a pensare che la risposta dei trader potrebbe essere stata eccessiva, e che quindi la coppia forex potrebbe essere esposta a movimento di copertura short (short-squeeze).

Giovedì, dopo che la decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariati il tasso di interesse al minimo storico, la coppia GBP/USD ha registrato un ribasso. Alla base di questa scelta ci sono la debole pressione inflazionistica e la crescita dei salari; oltre a lasciare i tassi di interesse invariati, la BoE ha anche confermato il programma di alleggerimento quantitativo.
Al Comexi futures sull’oro sono rimasti invariati; il pattern grafico indica indecisione da parte del mercato. Da una parte l’incertezza economica nell’eurozona sta contribuendo a sostenere il mercato, dall’altra parte però il rafforzamento del dollaro Usa rende il metallo prezioso più costoso per i detentori di valuta straniera.

Giovedì i futures sul petrolio greggio per il mese di ottobre hanno registrato una giornata “inside”. Oggi l’Agenzia per l’Informazione sull’Energia ha pubblicato il rapporto sulle scorte settimanali per la settimana che va dal 22 al 29 agosto. Il rapporto, posticipato di una giornata per via delle festività di lunedì, segnala una contrazione di 0,9 milioni di barili, dato in linea con le aspettative.

Oggi il dollaro Usa è stato sostenuto anche dai dati positivi sull’economia statunitense. Secondo la ADP, nel mese di agosto il mercato del lavoro avrebbe registrato un incremento di 204.000 nuovi posti, dato comunque inferiore alle previsioni per 215.000 unità. Venerdì il governo rilascerà i dati sulle buste paga del settore non agricolo. Si prevede un incremento di 222.000 nuovi posti di lavoro.

Stando a quanto sostenuto dal Dipartimento del Commercio, il deficit della bilancia commerciale degli Usa rispetto alla Cina nel mese di luglio sarebbe cresciuto del 2,7%, toccando il livello record di 30,9 miliardi di dollari. L’ISM ha riportato che il suo indice PMI del settore non manifatturiero è cresciuta raggiunto a 59,6 (dal 58,7 del mese precedente), dato ampiamente superiore alle stime che indicavano un 57,3.

La forza del dollaro probabilmente terrà sotto pressione i mercati valutari e quelli di materie prime. Anche se i fondamentali sostengono un ribasso del valore della valuta, nel breve termine il movimento dell’euro potrebbe essere sopraffatto. Il pattern grafico indica il mercato potrebbe essere soggetto a uno “short squeeze” (ondata di copertura delle posizioni short).

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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