Il Rialzo Dei Prezzi Del Greggio Ha Effetti Di Vasta Portata

Il greggio si muove in rialzo nella sessione asiatica, il Brent guadagna l’1,35% ed è scambiato a 45,37$ dopo aver registrato un incremento del 4% durante la notte. Il contratto dei future con scadenza a maggio registra un rialzo dell’1,41% raggiungendo i nella sessione statunitense. “I prezzi del petrolio restano il principale motore per i mercati”, ha dichiarato Rodrigo Catril, uno stratega di valuta, ” Lo abbiamo visto proprio questa settimana, le buone notizie continuano a prevalere su quella cattive.”

Reuters ha mostrato come i dati rilasciati la scorsa settimana dall’Energy Information Administration abbiano riportato un incremento di 2,1 milioni di barili delle scorte, un numero nettamente inferiore ai 2,4 milioni di barili precedentemente stimati. A tale proposito, ci sembra opportuno segnalare come a seguito della fine dello sciopero insorto in Kuwait, che ha colpito i numeri della produzione giornaliera OPEC, i prezzi del greggio abbiano riportato un calo iniziale.

L’Irish Times ha dichiarato che nella sessione di ieri i prezzi del greggio si sono mossi in ribasso restituendo parte dei guadagni iniziali sulla scia di un rimbalzo del dollaro statunitense che ha gravato sui mercati delle materie prime denominate in dollari.

I prezzi erano già ribassisti quando la società di intelligence e dati Genscape ha reso noto un eccesso di stoccaggio di oltre 840.000 barili di greggio WTI presso il centro di Cushing, punto di consegna dell’Oklahoma. I dati si riferiscono ai quattro giorni antecedenti al 19 aprile.

I dati rilasciati dalla Genscape hanno gravato sul sentimento di mercato. Gii operatori erano già preoccuparti per un possibile incremento della produzione di scisto statunitense dettato dal rally del 14% registrato questo mese. I prezzi del greggio si sono mossi in rialzo per poi invertire la rotta sulla scia di un dollaro statunitense forte che ha reso le materie prime più costose per i detentori di altre valute come l’euro.

Nonostante il calo di ieri, il Brent e il greggio WTI hanno recuperato circa il 70% dai minimi pluriennali postati tra gennaio e febbraio. Il rally ha preso piede nonostante l’incremento delle scorte di inventario degli Stati Uniti e il mancato accordo sul congelamento della produzione volto a bloccare l’eccesso dell’offerta mondiale.

L’aumento dei prezzi del greggio ha riscontrato esiti positivi in tutto il mondo. A tale proposito ci sembra opportuno ricordare come negli ultimi mesi il combustibile sia stato negoziato al di sotto dei 30$ al barile, tuttavia, attualmente è di nuovo al di sopra dei 40$. Domenica la riunione tra i principali produttori petroliferi mondiali non ha condotto a nessun accordo, tuttavia, i membri Opec potrebbero rivalutare tale opzione nell’incontro di giugno. Diminuiscono le preoccupazioni che vedevano gli interessi petroliferi liquidare le scorte in cambio di contati.

Quest’anno i giganti delle risorse del settore come la Exxon Mobil e la Total francese hanno registrato guadagni impressionanti rispetto agli altri titoli a grande capitalizzazione. Le aziende statunitensi che si affidano alla domanda interna, come Wal-Mart Stores and AT&T, se la sono cavata bene.

Stando a quanto riportato da Reuters venerdì i prezzi del greggio si sono mossi in rialzo innescando nei future del greggio in scadenza uno dei più grandi guadagni settimanali di quest’anno, nonostante l’eccesso delle scorte il sentimento é diventato più ottimista. Da lunedì il brent ha registrato un incremento dell’8% mentre il Greggio WTI ha postato i massimi dal 18 aprile, scenario che proietta i combustibili verso il più grande rialzo settimanale di quest’anno. Rispetto ai minimi di gennaio e febbraio il greggio WTI mostra un rincaro dei due terzi.
I trader hanno dichiarato che il sentimento verso tutti i mercati delle materie prime é molto più sicuro, potremmo assistere a nuovi investimenti capaci di spingere i prezzi ulteriormente in rialzo. Inoltre, i produttori hanno approfittato dei prezzi attualu per ridurre la produzione.