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Il Rapporto Deludente sull’Occupazione Usa Riduce la Possibilità di un Aumento dei Tassi nel 2015

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 2, 2015, 23:04 GMT+00:00

I dati di oggi del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti segnalano, per il mese di settembre, la creazione di soli 142.000 posti di lavoro, un valore

Il Rapporto Deludente sull’Occupazione Usa Riduce la Possibilità di un Aumento dei Tassi nel 2015

I dati di oggi del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti segnalano, per il mese di settembre, la creazione di soli 142.000 posti di lavoro, un valore ben al di sotto della stima di 202.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione, al 5,1%, e il salario medio orario rimangono invece invariati, quando i trader prevedevano un incremento dello 0,2%. I dati sulle buste paga nei settori non agricoli del mese di agosto sono stati rivisti al ribasso, da 173.000 a 136.000.

La Fed tiene sotto stretta osservazione il mercato del lavoro, alla ricerca di indicazioni su quando sarebbe opportuno aumentare i tassi di interesse per la prima volta dal 2006. Il tasso di disoccupazione è da tempo in costante calo, ma secondo gli economisti la flessione sarebbe da attribuire alla bassa partecipazione alla forza lavoro (la più bassa da quasi 20 anni).

I dati governativi per il mese di settembre pubblicati venerdì indicano infatti un calo del tasso di partecipazione al 62,4 per cento, ai minimi dall’ottobre 1997. La forza lavoro totale scende al minimo del 2015, perdendo altre 350.000 persone. Oltre ai dati principali, deludono anche quelli sui salari, lasciando presagire un pressione inflazionistica debole per la Fed, mentre la settimana lavorativa media scende leggermente a 34,5 ore.

La notizia spinge in ribasso i tassi di interesse Usa, con i titoli del tesoro a 10 anni sotto il 2 per cento; ne deriva un’ondata di vendite di dollari USA, dato che i bassi tassi di interesse rendono il biglietto verde un investimento meno attraente.

Su Comex, in scia alla notizia i future sull’oro con scadenza a dicembre, denominati in dollari, si muovono in netto rialzo guadagnando oltre 20,00$. La caduta del dollaro ha inoltre favorito il netto rialzo dell’euro e della sterlina britannica.

Il rapporto è stato definito “deludente su tutta la linea”. I dati sono talmente al di sotto delle aspettative da raffreddare le aspettative per un aumento dei tassi nel 2015. Secondo un indicatore basato sui Federal Fund, i trader vedono ormai il rialzo dei tassi posticipato al marzo 2016.

I future sul petrolio greggio con scadenza a novembre cedono terreno in scia ai dati ribassisti sull’occupazione negli Usa, probabilmente legato al calo occupazionale nel settore della produzione di beni, in quello minerario, alberghiero e manifatturiero. La perdita di rispettivamente 13.000, 12.000 e 9.000 posti di lavoro potrebbe portare a un calo della domanda di greggio.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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