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Il rally dell’oro sembra non avere fine

Da
Barry Norman
Pubblicato: Jul 7, 2016, 10:22 GMT+00:00

L’oro continua a muoversi in rialzo superando le più ottimistiche previsioni e tocca quota 1377 $ per poi attestarsi a 1373,75 $, in rialzo di oltre

Il rally dell’oro sembra non avere fine

L’oro continua a muoversi in rialzo superando le più ottimistiche previsioni e tocca quota 1377 $ per poi attestarsi a 1373,75 $, in rialzo di oltre l’1,12% (15 $). Ancora meglio l’argento che guadagna il 2% e si attesta 20,307 $, in rialzo di 400 punti, dopo aver toccato un massimo a quota 20,58. Mercoledì l’oro ha toccato i massimi da più di due anni in seguito al calo di mercati azionari e dei rendimenti di alcuni titoli del tesoro, ai minimi storici; il voto favorevole all’uscita dall’Unione Europea in Gran Bretagna ha infatti spinto gli investitori alla ricerca di oro come bene rifugio a fronte di un aumento dei rischi.

Mercoledì, per il secondo giorno consecutivo, le borse europee cedono terreno e scendono anche i rendimenti dei titoli del tesoro tedeschi a 10 anni, ai minimi storici; i trader temono che l’impatto della Brexit sulla crescita economica globale possa tenere a freno i mercati globali correggendo invece la domanda di obbligazioni in quanto beni rifugio. “Il panico è tornato sul mercato – lo si vede non solo sull’oro, ma anche sui mercati azionari” afferma un noto analista. “Proprio in questo momento tutti gli sguardi sono tutti puntati su Londra, in attesa di una strategia”.

Se gli investitori, spaventati dalla forte volatilità sui mercati azionari, sono fuggiti alla ricerca di sicurezza sul mercato dell’oro, anche il calo dei rendimenti dei titoli del tesoro ha ridotto il costo opportunità legato al possesso di oro.
I rendimenti dei titoli del Tesoro USA, punto di riferimento sul mercato obbligazionario mondiale, martedì sono scesi i minimi da oltre trent’anni. “I titoli sono ora su terreno negativo, e i più importanti investitori stanno cercando di evitare dei tassi di interesse negativi: ecco perché l’interesse nei confronti dell’oro potrebbe aumentare”.

Martedì il fondo ETF garantito in oro più grande del mondo, la SPDR Gold Trust, ha registrato il maggiore incremento giornaliero in più di sei anni; con un balzo di 28,8 tonnellate raggiunge le 982,72 tonnellate, ai massimi dal giugno 2013.
Secondo di UBS Joni Teves, che ha previsto che la domanda dovrebbe essere guidata da calo dei tassi di interesse, dalla pressione sul dollaro, dal quantitative easing nel Regno Unito, dalle persistenti preoccupazioni per lo stato dell’economia mondiale e, naturalmente, dalla decisione del Regno Unito uscire dell’Unione europea, l’oro è entrato in una nuova fase rialzista.
Secondo Teves “Il voto britannico per l’uscita dall’Unione Europea rafforza ulteriormente i fondamentali del mercato dell’oro, offrendo una giustificazione ulteriore per un approccio accomodante alle politiche monetarie: di conseguenza, scendono i tassi di rendimento e aumenta l’incertezza”. “Noi continuiamo a prevedere un ulteriore calo dei tassi reali negli Stati Uniti.”
Gli investitori hanno accumulato in metalli preziosi, aumentando le partecipazioni in fondi garantiti in oro ai massimi dal 2013, mentre le attività in argento sono in prossimità di un record. Il capo della Bank of England Mark Carney ha detto martedì che i rischi legati alla Brexit hanno iniziato a cristallizzarsi. Il voto ha eroso le prospettive di un aumento nel 2016 del tasso di interesse negli Stati Uniti e ha spinto la speculazione per ulteriori stimoli da parte delle banche centrali di tutto il mondo.
“L’oro è probabilmente entrato nelle prime fasi della prossima fase rialzista,” scrive Joni Teves, analista della UBS, a Londra, in un rapporto inviato via e-mail mercoledì. “Questa tendenza dovrebbe intensificarsi, attirando più partecipanti e incoraggiando coloro che sono stati esitanti.”
La UBS non è la sola a prevedere un’impennata dell’oro. “Il rally prosegue, con pochi segni una possibile frenata”, ha osservato mercoledì Chris Beauchamp, analista tecnico di mercato per la IG. “La soglia dei $ 1390 è la prossima area da osservare, seguita dal picco di agosto 2013 a circa 1440 $. Per indurci a credere che il rimbalzo ha fatto il suo corso ci sarebbe ora bisogno di una chiusura sotto i $ 1350.”

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