Martedì e mercoledì i prezzi del greggio si muovo al rialzo sul retro di un massicio piano di stimolo monetario istituito dal governo cinese. Il greggio
I dati EIA, hanno mostrato come, la scorsa settimana, le scorte di greggio abbiano riportato un incremento di 3,7 milioni di barili contro un calo di 1,6 milioni di barili previsto dagli analisti. Le scorte di benzina sono diminuite di 1,6 milioni di barili contro un calo di 257.000 barili previsto dagli analisti intervistati da Reuter, inoltre, le scorte dei distillati, che includono diesel e cherosene, hanno riportato un aumento di 279.000 barili, nettamente al di sotto dei 486.000 barili previsti.
Il greggio statunitense e il Brent hanno ampliato le proprie perdite sul retro delle dichiarazioni rilasciate mercoledì dalla Federal Reserve, dichiarazione che vedono l’istituto di credito rinnovare l’impegno a mantenere i tassi di interesse americani vicino allo zero per un “tempo considerevole”. Tuttavia, lo scenario potrebbe presentare tempistiche inferiori a quelle precedentemente stimante.
Detto questo, nel corso della settimana il gas naturale sorprende gli investitori rompendo al di sopra dei 4.00$. A tale proposito, ricordiamo come il combustibile avrebbe dovuto toccare il “fondo” sul retro di un cambiamento climatico. Mercoledì, il mercato del gas naturale si muove al rialzo per il quarto giorno consecutivo postando un incremento di 2 centesimi sul retro di previsioni meteorologiche più fredde del previsto. questa mattina, il combustibile si muove leggermente al ribasso ed è scambiato a 3,996$ sul retro delle prese di beneficio avviate dai trader e di un dollaro forte che grava sui prezzi del prodotto. Per i prossimi 10 giorni, l’Accuweather continua a prevedere temperature fredde in Oriente e un clima mite in Occidente. Ricordiamo come, nella giornata odierna, verrà rilasciato il rapporto d’inventario sulle scorte di gas naturale relative alla scorsa settimana. Gli analisti prevedono un incremento di 92 miliardi di metri cubi contro i 48 miliardi di metri cubi dello scorso anno e una media quinquennale di 71 miliardi di metri cubi.