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Il Rally Del Gas Naturale Sorprende I Trader Mentre I Mercati Del Greggio Continuano A Muoversi Al Ribasso.

Da
Barry Norman
Pubblicato: Sep 18, 2014, 14:45 GMT+00:00

Martedì e mercoledì i prezzi del greggio si muovo al rialzo sul retro di un massicio piano di stimolo monetario istituito dal governo cinese. Il greggio

Il Rally Del Gas Naturale Sorprende I Trader Mentre I Mercati Del Greggio Continuano A Muoversi Al Ribasso.

Martedì e mercoledì i prezzi del greggio si muovo al rialzo sul retro di un massicio piano di stimolo monetario istituito dal governo cinese. Il greggio WTI rompe al di sopra dei 93.00$, ma nel corso della giornata restituisce 56 centesimi sul retro delle dichiarazioni rilasciate dal FOMC durante una conferenza stampa. Il combustibile statunitense è scambiato a 92.65$. Sorte andaloga per il Brent che, prima dell’annuncio della PBOC, registra un calo di 45 centesimi per attestarsi su quota 98.32$. Giovedì, nella sessione asiatica, i future del greggio si muovono al ribasso rompendo al di sotto dei 94,00$. La mossa prende piede sul retro delle forti pressioni esercitate da un inaspettato accumulo d’inventario, da un dollaro statunitense in continua ascesa, dalla chiusura di un giacimento petrolifero in Libia e da uno sciopero in Nigeria. I dati rilasciati dall’Energy Information Administration degli Stati Uniti hanno mostrato un inaspettato aumento delle scorte di greggio, scorte che hanno riportato un incremento di 3,7 milioni di barili. Mercoledì, un delegato del Gulf OPEC e altre fonti dell’OPEC, hanno dichiarato che l’organizzazione non vede la necessità di tagliare il suo obiettivo di produzione di greggio nella riunione prevista per novembre poiché il rafforzamento della domanda nei prossimi mesi invernali dovrebbe sostenere i prezzi del combustibile, caduti sotto i 100$ al barile. Detto questo, ricordiamo come il giacimento libico di  El Sharara sia stato chiuso dopo che un carro armato è stato danneggiato dai combattimenti tra i gruppi armati presso la raffineria di Zawiya, raffineria che fornisce circa 200.000 barili di greggio giornaliero. Nella sessione odierna, il combustibile sembra essere destinato a muoversi al ribasso.

I dati EIA, hanno mostrato come, la scorsa settimana, le scorte di greggio abbiano riportato un incremento di 3,7 milioni di barili contro un calo di 1,6 milioni di barili previsto dagli analisti. Le scorte di benzina sono diminuite di 1,6 milioni di barili contro un calo di 257.000 barili previsto dagli analisti intervistati da Reuter, inoltre, le scorte dei distillati, che includono diesel e cherosene, hanno riportato un aumento di 279.000 barili, nettamente al di sotto dei 486.000 barili previsti.

Il greggio statunitense e il Brent  hanno ampliato le proprie perdite sul retro delle dichiarazioni rilasciate mercoledì dalla Federal Reserve, dichiarazione che vedono l’istituto di credito  rinnovare l’impegno a mantenere i tassi di interesse americani vicino allo zero per un “tempo considerevole”. Tuttavia, lo scenario potrebbe presentare tempistiche inferiori a quelle precedentemente stimante.

Detto questo, nel corso della settimana il gas naturale sorprende gli investitori rompendo al di sopra dei 4.00$. A tale proposito, ricordiamo come il combustibile avrebbe dovuto toccare il “fondo” sul retro di un cambiamento climatico. Mercoledì, il mercato del gas naturale si muove al rialzo per il quarto giorno consecutivo postando un incremento di 2 centesimi sul retro di previsioni meteorologiche più fredde del previsto. questa mattina, il combustibile si muove leggermente al ribasso ed è scambiato a 3,996$ sul retro delle prese di beneficio avviate dai trader e di un dollaro forte che grava sui prezzi del prodotto. Per i prossimi 10 giorni, l’Accuweather continua a prevedere temperature fredde  in Oriente e un clima mite in Occidente. Ricordiamo come, nella giornata odierna, verrà rilasciato il rapporto d’inventario sulle scorte di gas naturale relative alla scorsa settimana. Gli analisti prevedono un incremento di  92 miliardi di metri cubi contro i 48 miliardi di metri cubi dello scorso anno e una media quinquennale di  71 miliardi di metri cubi.

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