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Il PMI Deludente dalla Cina Provoca un Aumento di Volatilità

Da:
James Hyerczyk
Aggiornato: Sep 2, 2015, 01:14 UTC

Martedì i dati deboli dalla Cina hanno messo sotto pressione i mercati azionari globali, scatenando una risposta nei mercati valutari e di commodity

Il PMI Deludente dalla Cina Provoca un Aumento di Volatilità

Yuan
Martedì i dati deboli dalla Cina hanno messo sotto pressione i mercati azionari globali, scatenando una risposta nei mercati valutari e di commodity simile a quella della scorsa settimana. I future del settore industriale del Dow Jones sono arrivati a toccare un ribasso di 400 punti, mentre i contratti Nasdaq100 quest’anno si muovono su terreno negativo. L’indice S& P500 è sceso di oltre il 2 per cento; tutti e tre i principali mercati si avvicinano a una fase di correzione.

A provocare l’ondata di vendite sarebbero stati un paio di rapporti al di sotto delle aspettative sull’attività del settore manifatturiero in Cina. L’indice ufficiale dei Responsabili degli Acquisti del settore manifatturiero (PMI) si attesta a 49,7. Il PMI Caixin definitivo del settore manifatturiero nel mese di agosto si attesta a 47,3; una lettura sotto 50,0 indica una fase di contrazione. Il rapporto sul PMI del terziario si è rivelato al di sotto delle previsioni.

Alla notizia il dollaro Usa ha perso terreno contro lo yen giapponese e l’euro. Entrambe sono valute di finanziamento del mercato azionario, spinto in ribasso dal carry trade. La coppia EUR/USD ha tratto vantaggio all’ipotesi che, a causa delle turbolenze del mercato, la Fed si asterrà da un aumento dei tassi.

L’indice PMI del settore manifatturiero in Spagna delude le aspettative con un 53,2. La variazione del tasso di disoccupazione in Germania segna un -7000 contro un -3000 stimato. Nella Zona Euro il tasso di disoccupazione è sceso al 10,9%, al di sotto della stima del 11,1%.

La coppia GBP/USD ha ceduto invece terreno in scia alle notizie provenienti dalla Cina, con la sterlina britannica rimasta intrappolata tra la volatilità del dollaro statunitense e dell’euro. A premere sulla sterlina si è aggiunto un rapporto più debole del previsto sul PMI del settore manifatturiero. Il rapporto indica una lettura di 51,5, inferiore alla stima pari a 51,9 e al di sotto del 51,9 del mese scorso.

Su Comex i Future sull’Oro con scadenza a dicembre, favoriti dal calo del dollaro, si sono mossi in netto rialzo, mentre il greggio dopo il massimo di ieri è sceso nel timore che una recessione in Cina possa portare a un calo della domanda di greggio.

Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, il PMI ISM del settore manifatturiero negli Stati Uniti si attesta a 51,1, al di sotto della stima pari a 52.6 e inferiore rispetto alla lettura precedente pari a 52,7.

Mercoledì i trader dovrebbero tenersi pronti a un aumento di volatilità nel mercato del petrolio greggi, dopo l’uscita dell’ultimo rapporto settimanale su domanda/offerta della US Energy Information Administration, per il quale si prevede un aumento di 200.000 unità.

Sebbene persista l’eccesso di offerta, il mercato è in rialzo di quasi il 30% rispetto al minimo della scorsa settimana. In questo momento le prese di beneficio e le azioni di copertura short stanno spingendo il mercato in rialzo. Gli speculatori si mettono al riparo da un possibile cambiamento di politica da parte dell’OPEC. Il cartello prenderà in considerazione la richiesta dei membri di un taglio della produzione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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