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Il Piano della BCE per un Acquisto Anticipato dei Titoli Spinge l’Euro in Forte Ribasso

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: May 20, 2015, 03:18 GMT+00:00

Martedì la coppia EUR/USD si muove in ribasso dopo le dichiarazioni di un funzionario della Banca Centrale Europea secondo il quale la banca centrale

Il Piano della BCE per un Acquisto Anticipato dei Titoli Spinge l’Euro in Forte Ribasso

Martedì la coppia EUR/USD si muove in ribasso dopo le dichiarazioni di un funzionario della Banca Centrale Europea secondo il quale la banca centrale anticiperà in parte l’acquisto dei titoli. Alla notizia i rendimenti dei titoli sovrani dell’eurozona si sono mossi in netto ribasso provocando la più brutta caduta dell’euro degli ultimi due mesi.

La pressione delle vendite è accelerata quando il membro del Consiglio Direttivo della BCE Benoit Coeure ha dichiarato che nei mesi di maggio e giugno la banca centrale aumenterà il volume degli acquisti di debito pubblico e privato, allo scopo di prevenire distorsioni nel mercato provocate dalla bassa liquidità estiva. La banca centrale manterrà comunque inalterato il volume medio di acquisti mensili per 60 miliardi di euro, comprando più titoli nel mese di maggio e giugno e meno nel resto dell’estate.

A spingere ulteriormente l’euro in ribasso ha contribuito il rapporto ZEW sulla fiducia economica in Germania al di sotto delle aspettative, che si ferma a 41,9 contro una stima di 48,8. Il rapporto ZEW complessivo sulla fiducia economica indica invece una lettura pari a 61,4, contro le previsioni per un valore di 62,4.

Oggi la coppia GBP/USD e l’euro sono rimasti sotto pressione in seguito alla pubblicazione dei dati sui permessi edilizi negli USA e sull’avvio di nuove case, abbondantemente sopra le aspettative. Il numero di permessi di edificazione di nuove case indica un incremento di 1,14 milioni di unità, sopra la stima per a 1,06 milioni. Positivo anche il dato sull’avvio di nuove case, con 1,14 milioni di unità contro le stime preliminari per un valore di 1,02 milioni.

A spingere ulteriormente la sterlina britannica in ribasso ha contribuito il rapporto sull’indice dei prezzi al consumo e sull’IPC Core. Il primo fa segnare una lettura ferma a -0,1% contro una stima per un valore dello 0,0%, mentre il dato core si attesta a 0,8%, contro l’1,0% previsto dai trader.

L’impennata del prezzo del dollaro USA ha anche contribuito a spingere in ribasso i future sull’oro con scadenza a giugno, oltre ai fattori di natura tecnica dato che a inizio settimana il mercato ha portato a termine il ritracciamento del 50%.

L’ondata di vendite sui titoli del Tesoro USA, il rafforzamento del dollaro Usa e i mercati azionari invariati hanno fornito una scusa per effettuare le prese di beneficio sui future sul petrolio greggio con scadenza a luglio, esercitando una pressione ribassista sui prezzi del petrolio, oltre agli speculatori che scommettono su un incremento della produzione USA.

Anche se il rapporto settimanale dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA di mercoledì potrebbe indicare una leggera contrazione pari a 1,4 milioni di barili, i trader sono preoccupati dal rallentamento del prelievi. Inoltre, sta rallentando anche il ritmo di chiusura delle piattaforme petrolifere, a suggerire che i produttori potrebbero decidere di ripristinare la operatività di alcune piattaforme rimaste inutilizzate da quando a inizio anno i prezzi sono scesi.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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