Venerdì i future sul petrolio greggio con scadenza a luglio si muovono in rialzo: i trader che sembrano reagire solo ora al rapporto settimanale sulle
Venerdì i future sul petrolio greggio con scadenza a luglio si muovono in rialzo: i trader che sembrano reagire solo ora al rapporto settimanale sulle scorte potenzialmente rialzista di ieri. Secondo i dati dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA, le riserve nazionali avrebbero registrato la quarta flessione settimanale consecutiva; gli incrementi di oggi potrebbero essere stati limitati dal rialzo del dollaro USA.
Il conteggio delle piattaforme petrolifere della scorsa settimana segnala la cessazione di attività di un solo impianto: questo potrebbe significare che i produttori sono a proprio agio con gli attuali livelli di prezzo e potrebbero anche decidere di riprendere la produzione su alcune piattaforme precedentemente chiuse (con un potenziale effetto ribassista sui prezzi).
La prossima settimana i trader rivolgeranno lo sguardo alla riunione dell’OPEC del 5 giugno. I più credono che il cartello lascerà invariati i livelli di produzione agli attuali massimi storici: in questo caso, sommandosi all’aumento di produzione negli USA, potrebbero porsi le condizioni per un altro crollo dei prezzi del petrolio al di sotto della barriera psicologica dei 50$.
Su Comex venerdì i future sull’oro con scadenza ad agosto rimbalzano dopo una fase di consolidamento della durata di diversi giorni attorno al livello 50% maggiore a 1188,30$. Il mercato, in attesa della prossima mossa del dollaro USA, rimane all’interno di un range. Il rafforzamento del dollaro avrebbe un effetto ribassista sul mercato aurifero, perché renderebbe la commodity denominata in dollari più costosa per gli investitori stranieri; un’eventuale deprezzamento del dollaro avrebbe invece un effetto rialzista, ma in questo caso si prevedono incrementi limitati.
Le speculazioni secondo le quali la Fed aumenterà i tassi di interesse forse già dal mese di settembre probabilmente impediranno un’estensione del rally sul mercato dell’oro: il metallo prezioso, infatti, non paga dividendi né tantomeno interessi, rendendo in tal modo il dollaro un investimento più appetibile.
La coppia EUR/USD venerdì si muove in leggero ribasso: alcuni investitori rimangono ottimisti sull’eventuale reggiungimento di un accordo tra la Grecia ai suoi creditori. Il prossimo pagamento da parte della Grecia a favore del Fondo Monetario Internazionale sembra essere a rischio, ma un’eventuale insolvenza rappresenterebbe una minaccia per l’intera eurozona. Il governo greco spera di raggiungere un accordo già domenica.
Le coppie EUR/USD e GBP/USD reagiscono entrambe negativamente alla pubblicazione dei rapporti economici USA di oggi. Il dato preliminare sul Pil USA indica una flessione dello 0,7% contro una previsione di -0,8%. L’indice PMI di Chicago nel mese di maggio scende inaspettatamente a 46,2, sensibilmente al di sotto del 52,3 registrato nel mese di aprile e della previsione dei trader per un 53,1. Delude anche l’indice di fiducia dei consumatori per il mese di maggio, con una lettura reale ferma 90,7, ai minimi da novembre. Nel mese di aprile il rapporto indicava una lettura pari a 95,9.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.