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Il Petrolio Greggio Probabilmente non Riceverà un Aiuto da Parte dell’OPEC

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Oct 21, 2014, 00:35 GMT+00:00

A inizio settimana i futures sul petrolio greggio per il mese di novembre si attestano sostanzialmente invariati. La settimana scorsa, il mercato era

Il Petrolio Greggio Probabilmente non Riceverà un Aiuto da Parte dell’OPEC

A inizio settimana i futures sul petrolio greggio per il mese di novembre si attestano sostanzialmente invariati. La settimana scorsa, il mercato era sprofondato ai minimi degli ultimi mesi sull’onda di un clima di preoccupazione per la debole crescita economica globale e l’eventuale impatto sulla domanda. Il mercato si è mosso quando ha raggiunto quota $ 79,10 ma, dopo una spinta iniziale, è venuto a mancare il sostegno al rialzo.

Per quanto riguarda l’offerta il quadro rimane ribassista a causa della sovrapproduzione negli Stati Uniti, in Russia e in Arabia Saudita. Gli Stati Uniti continuano a produrre in eccesso a causa dei miglioramenti nella tecnologia di trivellazione. La Russia è costretta a vendere petrolio per ottenere liquidità necessaria per rispondere alle sanzioni economiche imposte dall’Europa. L’Arabia Saudita sembra a proprio aggio con il prezzo di $ 80,00 e non vede la necessità di tagliare la produzione. Appena due settimane fa, piuttosto che ridurre la produzione, aveva deciso di tagliare i prezzi sul mercato asiatico.
Oltre all’Arabia Saudita, esistono indizi che fanno pensare che l’organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio non andrà a ridurre la produzione per sostenere prezzi. La scorsa settimana il Kuwait si è unito all’Arabia, all’Iraq e all’Iran nell’abbassare i prezzi sul mercato asiatico. L’Opec si riunirà il 27 novembre proprio per valutare un eventuale taglio della produzione per il 2015.

Il Comex Gold mantiene il terreno conquistato la scorsa settimana, e sembra attendere che sia il dollaro a fare la prossima mossa. Un indebolimento della valuta statunitense potrebbe innescare un’azione di copertura short che probabilmente porterebbe il mercato fino alla zona di ritracciamento maggiore a $1253,80-$1270,40.

Lunedì la mancanza di notizie di carattere economico ha contribuito a mantenere in sospeso la coppia EUR/USD. Il range è stato piuttosto limitato e il volume di scambi sotto la media. I trader sembrano cercare di assorbire l’impennata della scorsa settimana, da 1,2624 a 1,2886.

La scorsa settimana EUR/USD ha trovato un supporto nelle indiscrezioni secondo le quali la Federal Reserve potrebbe posticipare l’aumento dei tassi di interesse a causa del rallentamento della crescita economica globale. Questo ha spinto dei trader ad alleggerire le posizioni short, provocando un’inversione rialzista sul grafico giornaliero.
Il volume di scambi potrebbe rimanere scarso fino al 23 ottobre quando l’eurozona pubblicherà gli ultimi dati sull’Indice Flash dei Responsabili per gli Acquisti dei settori manifatturiero e del terziario.

La coppia GBP/USD ha raggiunto il massimo settimanale in seguito alla pubblicazione del rapporto che indica nel mese di ottobre il secondo aumento consecutivo dei prezzi delle unità immobiliari; prezzi delle abitazioni in GB sono aumentati del 2,6%. L’indice di fiducia del consumatore in GB è salito di tre punti rispetto allo scorso anno, segnando il massimo dal 2011.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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