Oggi, in seguito alla decisione dell'Opec di rinunciare al taglio della produzione, i futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio sono crollati.
Oggi, in seguito alla decisione dell’Opec di rinunciare al taglio della produzione, i futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio sono crollati. Alcuni trader sono stati colti di sorpresa dalla decisione, perché puntavano su un calo della produzione da 30 milioni di barili al giorno a 29,5, quantità che probabilmente non sarebbe stata comunque sufficiente a scongiurare la discesa dei prezzi.
Il Comex Gold per il mese di febbraio ha seguito il crollo del petrolio greggio, dopo che il dollaro USA ha raggiunto il picco di prezzo. Molti compratori inoltre si sono disfatti dell’oro in vista del referendum del 30 novembre, con il quale gli svizzeri decideranno se aumentare le riserve d’oro presso la banca centrale dal 7% al 20%.
I sondaggi prevedono la vittoria del fronte del no. Se dovesse tuttavia prevalere il sì, al diffondersi della notizia l’oro potrebbe registrare un rialzo anche di $ 50.
A inizio sessione, in seguito alla pubblicazione rapporto che indica un rallentamento dell’inflazione nell’eurozona nel mese di novembre (al minimo degli ultimi cinque anni), la coppia EUR/USD ha registrato un ribasso. La notizia spinge ulteriormente la Banca Centrale Europea verso un’espansione del programma di stimolo. In questo momento c’è sul tavolo la proposta di avvio del primo ciclo di acquisti di debito sovrano, noto anche come “alleggerimento quantitativo”.
Secondo i dati pubblicati dall’Ufficio Statistiche dell’Unione Europea, l’indice dei prezzi al consumo registrerebbe un incremento dello 0,3% rispetto l’anno precedente.
I trader potranno saperne di più sul piano di stimolo dell’economia della BCE alla prossima riunione della banca centrale prevista per il 4 dicembre.
Venerdì il crollo dei prezzi del petrolio ha contribuito a mettere sotto pressione la coppia GBP/USD, ma il grosso delle vendite è avvenuto in seguito a un rapporto che indica un aumento inferiore alle previsioni sulle vendite di case nel mese di novembre nel Regno Unito.
Oggi la Nationwide Building Society ha dichiarato che in GB nel mese di novembre l’inflazione dei prezzi delle case è cresciuta dello 0,3%. I i trader avevano previsto un incremento dello 0,2%, ma il dato è inferiore alla lettura dello scorso mese, ferma allo 0,5%.
Questo mese i prezzi su base annua delle case hanno registrato un incremento dell’8,5%, contro stime di uno 8,6%; il dato è anche inferiore al 9,0% registrato nel mese di ottobre.
Oggi negli USA i mercati dei futures chiuderanno in anticipo.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.